Ritorno in grande per l’iniziativa a firma del Comune di Campobasso e dell’Unione Lettori Italiani. Si comincia venerdì 1 dicembre con Andrea Caschetto. Libri, libri e ancora libri. In tutte le salse e colori, raccontati, condivisi, disegnati, in tutti i modi in cui è possibile leggerli e amarli. Purché siano libri, purché si racconti. È questa la ricetta che da sedici anni rende Ti racconto un libro un appuntamento unico e irrinunciabile per ogni appassionato di lettura e cultura in generale.
Anche in questa edizione, la formula di Ti racconto un libro 2017-2018, il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso e realizzato dal Comune di Campobasso e proposto dall’Unione Lettori Italiani, con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli e il patrocinio della Provincia di Campobasso, resta invariata. La programmazione infatti sarà suddivisa come da consuetudine in una serie di “contenitori”, che vedranno alternarsi scrittori, giornalisti e personalità del panorama culturale italiano per un percorso che si prolungherà fino all’estate.
“Per la prima volta – le parole dell’assessore alla Cultura, Emma de Capoa – ‘Ti racconto un libro’ viene promossa dall’amministrazione di Campobasso. Una rassegna letteraria grazie alla quale saranno affrontate, sopratutto nelle scuole con il progetto per l’infanzia, una serie di tematiche che si intrecciano con quelle che sono le linee programmatiche dell’amministrazione”. Dello stesso parere anche la Santoli che ha spiegato come “ancora una volta i libri saranno lo strumento migliore per affrontare tematiche che riguardano tutti noi da vicino”.
Si comincia domani venerdì 1 dicembre alle ore 18.30 nella sala della Costituzione della Provincia di Campobasso con la presentazione di Come se io fossi te di Andrea Caschetto. Premiato dall’Onu per l’impegno sociale, Andrea Caschetto è un giovane ventisettenne siciliano abitante del mondo e Ambasciatore del Sorriso anche per via del numero incredibile di amici che lo segue sul web. Operato di un tumore alla testa all’età di 15 anni, si era ritrovato con una capacità mnemonica ridotta, i ricordi latitavano e si confondevano. Per renderli indelebili occorreva trattenerli e col tempo le emozioni si sono rivelate le ancore più efficaci. Qualche anno fa ha girato il mondo per orfanotrofi, regalando il sorriso a ottomila bambini. Dove nasce l’arcobaleno, il libro che racconta questa esperienza, ha scalato le classifiche e nel 2016, per la Giornata della felicità, è stato invitato a parlare alle Nazioni Unite ricevendo una standing ovation. Da allora ha girato l’Italia per svegliare le sensibilità addormentate e portare un messaggio di pace. In Come se io fossi te, edito da Chiarelettere, l’autore ha inaugurato la categoria dei viaggi necessari. Il suo è un turismo dell’anima, dove i luoghi sono le persone e le persone sono i luoghi. Andrea è un viaggiatore lento, perché serve tempo per ascoltare davvero le vite degli altri, per entrare in punta di piedi nelle esistenze, laddove la porta viene aperta, e con garbo accarezzarle e accudirle.
Lunedì 22 gennaio alle ore 18.30 nel Circolo sannitico di Campobasso sarà la volta del giornalista palermitano Giosuè Calaciura che nel suo Borgo Vecchio fa rivivere il grande racconto isolano e la scrittura barocca, fitta di colori e sapori ma anche di sentimenti pieni e dolorosi.
La giornalista Tiziana Ferrario sarà ospite il 30 gennaio, alle ore 18.30 nel Circolo sannitico di Campobasso, per presentare il suo Orgoglio e pregiudizi -il risveglio delle donne ai tempi di Trump, che ripercorre le tappe di una storia iniziata una mattina a Washington, il 21 gennaio 2017, giorno della marcia storica di un milione di donne contro il presidente Trump, e attraversa in presa diretta gli Stati Uniti fino ad arrivare in Italia. Un viaggio ricco di incontri e storie appassionanti, spesso difficili, molte delle quali sconosciute. Un racconto intenso, che cattura pagina dopo pagina sempre tenendo ferma l’attenzione sui fatti e su cosa resta da fare per raggiungere una reale parità.
Il Premio Campiello Donatella Di Pietrantonio presenterà il suo L’Arminuta giovedì 8 febbraio, una storia che racconta gli strappi della vita e lo fa con parole scabre, schiette, di cui l’autrice conosce il raro incanto. La sua scrittura ha un timbro unico, una grana spigolosa ma piena di luce, capace di governare con delicatezza una storia incandescente.
Gli appuntamenti con Teresa Ciabatti (13 febbraio) e Valentina Farinaccio (14-15 febbraio) rientrano nell’iniziativa Scritti di Cuore, giunta alla seconda edizione, che intende realizzare un’esperienza progettuale che proprio nella giornata dedicata al tema dell’amore romantico e della relazione sentimentale affronti il tema dell’Amore, inteso nel significato più ampio e profondo di dedizione appassionata.
Seconda classificata al Premio Strega 2017, Teresa Ciabatti presenterà La più amata, un’autofiction sincera, feroce, perturbante, che nasce dall’urgenza di fare i conti con un’infanzia felice bruscamente interrotta, ricostruendo la storia di una famiglia e, con essa, le vicende di un’intera epoca. La scrittrice molisana Valentina Farinaccio sarà invece alla guida del breve corso di scrittura Dire, fare, raccontare, due pomeriggi per raccontare la scrittura, in tutte le sue sfumature: quella creativa, quella giornalistica, ma anche quella privata, che può servire, certe volte, a far star bene il cuore. Un laboratorio teorico, per raccontare un mestiere (dalla scrittura alla pubblicazione), e uno pratico, per provare a mettere su carta i propri sogni.
L’autrice sarà nuovamente ospite di Ti racconto un libro in aprile per la presentazione del suo secondo romanzo Le poche cose certe, dopo lo straordinario successo del suo esordio narrativo con La strada del ritorno è sempre più corta.
Fittissima la programmazione del mese di marzo inaugurata dal reading con Davide Enia (1 marzo) che nel suo Appunti per un naufragio dà voce ai volontari, agli amici d’infanzia, alle testimonianze dei ragazzi che approdano miracolosamente sull’isola di Lampedusa. Davide Enia guarda in faccia chi arriva e chi attende, e narra la storia di un naufragio individuale e collettivo. Da un lato una moltitudine in movimento, che attraversa intere nazioni e poi il Mar Mediterraneo, in immaginazione. Dall’altro, a cercare di accoglierla, un pugno di uomini e donne sul confine di un’epoca e di un continente. Nel mezzo si è posto l’autore stesso, per raccontare la scoperta di ciò che accade davvero in mare e in terra, e il fallimento delle parole che si inabissano nel tentativo di comprendere i paradossi del presente.
L’indimenticato Enzo Biagi rivivrà nelle pagine del giornalista Loris Mazzetti (12 marzo) che a distanza di dieci anni dalla scomparsa raccoglie più di cinquanta interviste del grande giornalista realizzate nell’arco di tutta la sua carriera, sia su carta stampata che con il mezzo radiotelevisivo (Enzo Biagi – Non perdiamoci di vista).
Wlodek Goldkorn, per molti anni responsabile culturale de L’Espresso, è di certo una delle voci più prestigiose della cultura italiana ed ebraica. Al pubblico di Ti racconto in libro presenterà Il bambino nella neve, in cui per la prima volta racconta la sua storia, dopo avere per molti anni raccontato la stria degli altri.
È un atteso ritorno quello di Marcello Fois (21 marzo) e del suo ultimo romanzo Del dirsi addio, un noir al calor bianco, tesissimo ma continuamente franto, interrotto dalla vita e dai pensieri di chi la sta vivendo, incentrato sui sentimenti e sulla capacità di riconoscerne la voce più autentica.
Gianrico Carofiglio darà il via agli appuntamenti di aprile con il suo Le tre del mattino, storia di un padre e di suo figlio, protagonisti di un viaggio avventuroso e struggente sull’orizzonte della vita. Con una lingua netta, di precisione geometrica eppure capace di cogliere le sfumature più delicate, Carofiglio costruisce un indimenticabile racconto sulle illusioni e sul rimpianto, sul passare del tempo, dell’amore, del talento.
Sarà poi la volta di Diego De Silva e il suo Divorziare con stile con protagonista il suo immancabile Vincenzo Malinconico, avvocato napoletano a cui manca sempre tanto così.
In Tira la bomba, Pino Roveredo racconta l’amicizia lunga cinquant’anni di tre ragazzini persi nei loro giochi, accomunati da vite semplici vissute nel perimetro dello stesso rione, scoprono una bomba rimasta inesplosa nel corso della Seconda guerra mondiale.
Nel mese di maggio è prevista la cerimonia finale del premio regionale di narrativa intitolato a Michele Buldrini. Anche questa XIV edizione sarà, come di consuetudine, divisa in due sezioni, quella dedicata alle scuole e l’altra pensata per i giovani under 35.
A giugno ci sarà la premiazione della seconda edizione di Scritto di cuore, il concorso nazionale di scrittura rivolto ai detenuti degli Istituti carcerari di tutto il territorio nazionale, a cui verrà chiesto di inviare una lettera “scritta di cuore”, che sarà valutata da una giuria qualificata, fatta di scrittori e di studenti.
Ma anche i più piccoli avranno l’agenda piena di appuntamenti, grazie alla ricca programmazione di Ti racconto un libro Infanzia che li terrà impegnati da febbraio a maggio.
A dare il via alle attività sarà Stati d’animo, l’incontro-laboratorio a cura di Beniamino Sidoti (febbraio) che insegnerà ai più piccoli l’importanza delle emozioni e come le storie fantastiche aiutino a viverle nel migliore dei modi. In sua compagnia sarà anche l’appuntamento di Favole a merenda e i suoi appuntamenti rientrano tra le iniziative in programma nella settimana di Scritti di cuore. Igiaba Scego, esperta di migrazioni e di culture e letterature africane, sarà alla guida di PRESTAMI LE ALI – storia di Clara la rinoceronte, incontri-laboratorio finalizzati a portare i bambini a ragionare sulla diversità in un percorso che unisce, in modo semplice e giocoso, geografia, storia, storia dell’arte e scienza.
Sarà poi la volta di C’era una volta te –i bambini raccontano, il laboratorio di scrittura creativa condotto da Massimo De Nardo, mentre gli incontri-laboratorio La neve non è cemento di Pino Pace si occuperanno dell’inutilità delle divisioni e di come superarle.