A lezione di… bullismo. L’assessore de Capoa: “Prevenire per arginare il fenomeno. Le scuole restino luoghi della formazione e dell’educazione culturale e sociale”
È tornato all’Istituto Comprensivo ‘Francesco D’Ovidio’ l’appuntamento con il ciclo di incontri sulla legalità, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso e dalla scuola di legalità ‘don Peppe Diana’.
Presenti, all’incontro con gli studenti, l’assessore Emma de Capoa, il direttore della scuola di legalità, Vincenzo Musacchio, e il dirigente scolastico Pasquale Grassi, i quali hanno tenuto una lezione sul bullismo, alla quale gli studenti hanno partecipato attivamente e con interesse.
“Dopo una pausa – le parole dell’assessore de Capoa agli studenti – a seguito dallo sciame sismico, dettata da motivi precauzionali, proseguiamo con il progetto sulla legalità nato da un protocollo d’intesa tra l’assessorato alla cultura del comune di Campobasso e la scuola di legalità ‘Don Peppe Diana’. Il progetto è stato fortemente voluto perché penso che l’educazione alla legalità sia la premessa culturale indispensabile all’esistenza di ogni individuo consapevole in quanto non solo sviluppa la conoscenza delle regole della vita sociale, ma aiuta soprattutto i giovani a comprendere che l’organizzazione della vita sociale si fonda su un sistema di relazioni giuridiche e di valori, come la dignità, la libertà, la solidarietà, il rispetto, valori che devono essere perseguiti e voluti e, una volta acquisiti, protetti”.
“Educare alla legalità – ha proseguito Emma de Capoa – significa, allora, diffondere la cultura dei valori civili, partendo dalla consapevolezza della reciprocità di diritti e doveri tra soggetti dotati della stessa dignità. Significa, in sostanza, educare i ragazzi al rispetto delle regole ,al rispetto dei diritti umani, al rispetto di se stessi e degli altri, al rispetto delle diversità, favorendo, in tal modo, uno sviluppo armonico della personalità dei ragazzi che cresceranno liberi da ogni forma di pregiudizio e discriminazione.
“Il bullismo – ha sottolineato l’assessore de Capoa – è un malessere sociale fortemente diffuso, espressione di un disagio relazionale che si manifesta soprattutto tra adolescenti e giovani, ma che si può evolvere con l’età e trasformarsi in prevaricazioni sociali, lavorative, familiari. È necessario, dunque, arginare questo problema e la scuola è il luogo più adatto per promuovere il rispetto e per prevenire manifestazioni di disagio, di isolamento sociale, di violenza fisica o psicologica. Una piena consapevolezza dei ragazzi del fenomeno aiuta ad arginarlo e questo è il compito della scuola: informare per prevenire. I ragazzi non vanno lasciati soli in questa battaglia e, tutti insieme, docenti, genitori, istituzioni dobbiamo vigilare, affinché le scuole restino quei luoghi della formazione e dell’educazione culturale e sociale”.
“L’educazione alla legalità ed educazione civica insieme devono viaggiare su binari paralleli – le parole del dirigente scolastico Pasquale Grassi – per permettere di costruire il cittadino del futuro. Dobbiamo sensibilizzare ed educare le giovani generazioni al rispetto delle norme di condotta”.
Pino Arlacchi, il fratello di Peppino Impastato o Salvo Vitale il prossimo 9 maggio e la piantumazione albero della legalità in contemporanea in Sicilia – come ha anticipato Vincenzo Musacchio – saranno i prossimi appuntamenti del ciclo di incontri.