Daniela Ruzzi, ventritré anni, campobassana doc, è la nuova Donzella dei Misteri per la sfilata 2019. La presentazione, in una delle prime uscite ufficiali del neo-sindaco Roberto Gravina, c’è stata al Museo dei Misteri.
“Sono felice che mi sia stata data questa possibilità. Spero di non commuovermi e non cedere alle tentazioni del Diavolo – le prime parole di Daniela – Il Mistero sul quale salirò è tra quelli più amati, anche grazie al carisma di Italo Stivaletti, anche se da bambina ammiravo il Sacro Cuore”.
“Dovrò godermi il momento durante la sfilata dei Misteri”, ha affermato ancora la giovane Daniela che nella vita è un’aspirante imprenditrice. “Sto per aprire un’attività commerciale in città”, dice timidamente prima di rivelare come la sua partecipazione alla sfilata dei Misteri sia stata tenuta nel più stretto riserbo fino ad oggi. “Non lo sapevano nemmeno i miei genitori”, confessa la futura donzella.
Bruna, capelli lunghi, carnangione chiara: Daniela ha il sangue campobassano al 100%. Un aspetto che viene evidenziato anche da Liberato Teberino, presidente dell’Associazione Misteri e Tradizioni. Proprio la famiglia Teberino fu, infatti, al centro delle accese polemiche durante l’edizione straordinaria dei Misteri il 3 dicembre 2018. In quell’occasione, infatti, fu una ragazza romana a vestire i panni della donzella.
La città protestò amaramente. Quando il Mistero di Sant’Antonio Abate venne alzato dai portatori dinanzi Palazzo San Giorgio, per la donzella mancarono gli applausi.
Proprio a quella mancanza la famiglia Teberino ha cercato di rispondere oggi con la scelta di Daniela. “Ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da dire, ma come facciamo noi sta fatto bene”, dice con vigore Liberato per stoppare anche possibili domande.
Intanto, per il 2019 saranno ventinove i nuovi bambini a salire sugli Ingegni del Di Zinno e ci saranno anche diverse riserve, pronte a sostituire chi dovesse scendere prima della fine del percorso.
Ma il 2019 è anche “il ventennale del giro dei Misteri a San Pietro – ha ricordato Liberato Teberino – Dopo la benedizione di Papa Giovanni Paolo II i Misteri non erano più gli stessi. Ogni campobassano sembrava vederli con occhi diversi e accostarli più alla fede che solo ed esclusivamente al folcklore”.
Per questa edizione anche un apposito concorso fotografico. Chi lo vincerà potrà vedere la propria foto nel calendario dei Misteri. “Le foto del calendario – ha spiegato Teberino – sono state sempre scattate dal fotografo Roberto De Renzis. Quest’anno proprio lui ha, però, voluto che si desse spazio ad altri fotografi della città”. Un gesto ammirevole e di condivisione per omaggiare il patrimonio più bello della città di Campobasso.