Un convegno di medicina narrativa per accendere i riflettori sulla malattie dermatologiche autoimmuni. A Montecatini evento promosso dall’ANPPI del presidente molisano Giuseppe Formato
Un decennale da ricordare per l’Associazione Nazionale Pemfigo/Pemfigoide Italy, presieduta dal giornalista campobassano Giuseppe Formato, a Montecatini Terme, dove i soci dell’ANPPI si sono ritrovati per alcuni importanti appuntamenti. In occasione dell’assemblea straordinaria dei soci, necessaria per adeguare lo statuto alle nuove norme a seguito della riforma del Codice del Terzo Settore, l’ANPPI è stata protagonista di due momenti di medicina narrativa.
I soci dell’ANPPI, infatti, sono stati parte attiva di un incontro con gli psicoterapeuti, Silvia Battisti e Giuseppe Roberto Troisi, durante il quale i pazienti si sono aperti, raccontando le proprie esperienze con le due malattie rare di origine autoimmune. Storie, esperienze e racconti diversi, ma tutti accomunati dalla scoperta di una malattia autoimmune per la quale sono costanti, continue e in evoluzione le scoperte della ricerca scientifica.
La medicina narrativa è una metodologia d’intervento clinico-assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa. La narrazione è lo strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura.
La medicina narrativa permette di sviluppare un percorso di cura personalizzato, contribuendo a migliorare l’alleanza terapeutica e la partecipazione del paziente, grazie al rapporto di fiducia e comprensione tra malato e personale medico.
“Il paziente oggi non è più un numero – afferma il presidente dell’ANPPI, Giuseppe Formato – La costruzione di una storia di cura condivisa con il paziente permette al medico di entrare in simbiosi con la persona da curare. Il personale sanitario entra in simbiosi con il paziente, contribuendo alla sua migliore cura”.
“Abbiamo pensato al convegno scientifico ‘Il Patto di Cura’, poiché con quest’ultimo il paziente si libera del ruolo passivo che ha avuto in passato e diventa co-attore del processo di cura, insieme a tutti gli operatori sanitari che si occupano della sua salute – le parole della vice-presidente ANPPI, Carola Pulvirenti, e della consigliera Annalisa Satta – In questa nuova ottica la narrazione è uno strumento fondamentale per comprendere e integrare i diversi punti di vista”.
Sono intervenuti, nel corso del convegno scientifico sulle malattie rare dermatologiche,’Il Patto di Cura’, oltre al presidente dell’ANPPI, Giuseppe Formato, alla vice Carola Pulvirenti e alla consigliera Annalisa Satta, la presidente della Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMEN), Stefania Polvani; il dermatologo Biagio Didona (Responsabile Centro Malattie Rare dell’IDI di Roma, tra i fondatori dell’ANPPI); il Direttore SOS Immunopatologia cutanea e malattie rare dermatologiche dell’Università degli Studi di Firenze, Marzia Caproni; il Responsabile Unità di Epidemiologia, Registri, Clinical Trial Center, Statistica dell’IDI di Roma, Damiano Abeni; la prima presidente dell’ANPPI e tra i fondatori, Giovanna Gemmato; la vice-presidente di UNIAMO (Federazione delle associazioni di pazienti affetti da malattie rare e l’Alleanza Nazionale Italiana di EURORDIS), Annalisa Scopinaro; gli psicoterapeuti Giuseppe Roberto Troisi e Silvia Battisti.