Alla Neuromed inizia il conto alla rovescia per la Notte dei Ricercatori
La macchina del tempo per eccellenza: la De Lorean del film “Ritorno al futuro”. È questo il simbolo scelto dalla Fondazione Neuromed e dai suoi partner per “B-Future”, il progetto inserito nel grande quadro europeo della Notte dei Ricercatori. Il concetto di viaggio nel tempo sarà, infatti, la traccia che legherà tutti gli eventi in programma a partire da lunedì 24 settembre fino a sabato 29.
Il debutto non poteva che essere all’insegna dell’incontro tra le diverse epoche. Un incontro decisamente poco convenzionale e assolutamente inatteso: sabato 15 settembre i visitatori della Reggia di Caserta hanno visto apparire proprio la De Lorean, naturalmente con a bordo Marty e Doc, i protagonisti del film. È stato il segnale che ha scatenato un flash mob sulle note di “Johnny B. Goode”, altro riferimento alla celebre pellicola di Robert Zemeckis. Un rock and roll che ha coinvolto i ricercatori dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli e del Polo di Ricerca Neurobiotech di Caserta, accompagnati dagli studenti delle scuole di ballo “More Dance Studios” di Caserta e “Crown Ballet” di Napoli. Il ponte dal passato al futuro è stato così cementato in un clima di sorpresa e informalità.
Lunedì si entra nel vivo della manifestazione, nata con il supporto della Commissione Europea nell’ambito delle azioni “Marie Skłodowska-Curie” del programma Horizon 2020. Per tutta la settimana, studenti di scuole superiori del Molise e della Campania entreranno nei centri di ricerca di Pozzilli e Caserta per avvicinarsi alle complessità e alla meraviglia della ricerca scientifica.
È un incontro, quello tra scienza e giovani, che avviene attraverso visite guidate, laboratori interattivi, iniziative culturali a cavallo tra cultura scientifica e cultura umanistica. E alla fine il valore più importante: le persone, i ricercatori, coloro che la meraviglia della scienza la vivono ogni giorno, e che la racconteranno ai ragazzi, rispondendo alle loro domande, illustrando le complessità delle sfide che affrontano e, naturalmente, le speranze.
Nel Neurobiotech di Caserta, inoltre, gli studenti potranno vivere le esperienze realizzate dal Laboratorio di Realtà Virtuale del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), partner di B-Future. Si comincia con la “Passeggiata su Marte”, nella quale i visitatori, a turno, potranno mettersi alla guida del rover Curiosity della NASA e passeggiare sul suolo marziano. Un vero simulatore che sarà impiegato sia per la progettazione di futuri rover destinati all’esplorazione di Marte e l’addestramento degli operatori. Ma si tornerà anche in volo sui cieli della Terra, con un’altra applicazione di Realtà Virtuale immersiva. Il visitatore, dotato di casco stereoscopico e controller, potrà muoversi liberamente all’interno di un business jet, ovvero passare da un ambiente all’altro e attivare le varie funzioni interattive come afferrare oggetti o cambiare la configurazione degli arredi e dei rivestimenti.
L’ASL CE1, altro partner del progetto B-Future, animerà con i suoi esperti un atelier sulla telemedicina, per presentare agli studenti le nuove frontiere dell’e-health.
Venerdì 28 settembre l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli aprirà le sue porte a tutti i cittadini, unendosi agli altri Centri di ricerca europei che partecipano all’iniziativa. Si inizierà alle 17:30 con il simposio “Investire nei giovani ricercatori per disegnare il futuro dell’Europa”, che illustrerà ciò che l’Europa fa per la ricerca attraverso le testimonianze di giovani ricercatori beneficiari di finanziamenti nell’ambito del programma Horizon 2020. L’evento sarà collegato alle 18.30 con il Museo della Scienza di Milano, dove la Fondazione Carlo Besta IRCCS ha organizzato l’evento Back to the future – Brain in the space, con la straordinaria partecipazione dell’astronauta Maurizio Cheli. Sarà attivo il collegamento streaming con i 26 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico membri della Rete IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione.
Sempre venerdì, dalle 18:30 in poi, i visitatori potranno entrare nei laboratori, incontrando i ricercatori, dialogando liberamente con loro e entrando in contatto con le strumentazioni usate. E sarà ancora un immaginario ponte tra passato e futuro: nei corridoi e nelle strutture del Centro di ricerca si aggireranno importanti scienziati del passato, impersonati dai ricercatori Neuromed, che parleranno della loro vita e delle loro scoperte.
La serata di venerdì sarà poi completata da una serie di eventi informali, a cominciare dal “Pub – med”, passando per il “Science dinner”, lo spettacolo “Led Show” e la musica dei Paipers
La manifestazione si chiuderà sabato 29 alle 10,30, nel Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio, a Caserta. Il convegno “Le fake news in medicina: una patologia dell’informazione” vedrà esponenti di primo piano della ricerca scientifica italiana confrontarsi con giornalisti e divulgatori scientifici per esaminare un fenomeno, quello della disinformazione in campo medico, che può ripercuotersi gravemente sulla salute dei cittadini e sulla stessa struttura sociale del nostro Paese.
“La Notte Europea dei Ricercatori Neuromed – dice Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed – va incontro ad una delle più grandi necessità del mondo contemporaneo: avvicinare scienza e società. Un dialogo e un confronto più che mai necessari in un momento in cui l’intera vita di ciascuno di noi è permeata dalla scienza, non solo nelle sue applicazioni tecnologiche, ma soprattutto nei suoi concetti fondamentali”.
“L’indipendenza di pensiero, la libertà di ricerca, il confronto, la discussione basata sulle prove – commenta il Presidente dell’IRCCS Neuromed, Giovanni de Gaetano – non sono solo caratteristiche del mondo della ricerca, ma sono le basi di una società democratica, proprio la società che la grande avventura scientifica ha contribuito a creare nel corso dei secoli. Con B-Future, con la nostra personalissima versione di macchina del tempo, vogliamo rendere partecipe la popolazione di questa grande visione della vita e del mondo”.