Venezia vista da… Laura Venezia. Riscoprire la laguna: festa del Redentore
Il profumo dorato del pane fresco in un sotoportego, i bambini in Piazza San Marco (qualche tempo fa, anche la sottoscritta inseguiva i piccioni), le attrici e i turisti indiani, gli ultimi ebrei in Campo del Ghetto Nuovo: Venezia è questo, soprattutto nei giorni dedicati alla festa del Redentore. La festa ricorda la Grazia ricevuta con la fine della peste nel 1577. Il sabato che precede la terza domenica di luglio viene aperto un lungo ponte votivo di barche, allestito sul Canale della Giudecca, tra le Zattere, all’altezza della Chiesa dello Spirito Santo, fino alla chiesa del Redentore.
Il bacino San Marco si riempie di barche, si attende la notte con i fuochi d’artificio più sontuosi che abbiate mai visto. La fotografa Laure è belga, ma per l’occasione prepara una cena in barca da autentica veneziana. Poi c’è la pioggia, qualche attimo di trepidazione, infine si sbarca sul sagrato di San Giorgio Maggiore e per quaranta minuti si scatta a raffica per catturare la luce, i colori, la meraviglia di una notte indimenticabile. Questa è Venezia. Roba da sentimentali? Lo dite voi.
Laura Venezia