La civiltà sannita e la città di Monte Vairano, parola di Gianfranco De Benedittis
Gianfranco De Benedittis, docente presso l’Università del Molise e massimo cultore molisano della storia dei sanniti, è intervenuto al convegno su Monte Vairano svoltosi a Palazzo Zurlo, evento promosso dalla consigliera del comune di Baranello, Amelia Pistillo.
Tante le informazioni fornite dallo storico De Benedittis, ma soprattutto una interessante ricostruzione che stempera i luoghi comuni relativi ai sanniti, da sempre definiti ‘tribù contadina, montanara e rozza’.
La svolta epocale viene avvalorata da De Benedittis con un riscontro scientifico, frutto di anni di lavoro con scavi presso Monte Vairano.
Rispetto all’accezione negativa che i più illustri storici hanno dato definendo i sanniti una ‘tribù’, è lo stesso De Benedittis a dar prova di vere e proprie civiltà sia per l’organizzazione civile che per quella militare, senza tralasciare l’arte. Così Monte Vairano si è rivelato un gioiello archeologico, custode di una città sannita, un insieme di terrazze artificiali su cui c’erano case per 50 ettari e che è stata poi distrutta dai Romani, gli stessi romani che vennero sconfitti nelle Fosse Ardeatine dai belligeranti sanniti, militarmente più avanzati con la tecnica della manipolazione in piccoli gruppi.
Ceramiche di pregio, produttori di tegole ed altri reperti che rendono Monte Vairano un luogo prezioso, ricco di storia sannita.
m.cri.giov.