Variante Delta in Molise: ma i vaccini funzionano. “Necessaria seconda dose”. Fanelli chiede il potenziamento del sequenziamento e del tracciamento
La conferma che la variante Delta sia arrivata anche in Molise ci sarà nelle prossime ore. 4 persone di un stesso nucleo familiare, potrebbero averla contratta.
I casi sono stati individuati dal laboratorio molecolare del Cardarelli e sono stati posti a sequenziamento. Sarà, infatti, proprio quest’ultimo a dare certezza di quanto già ipotizzato.
Nulla di strano, data la presenza della variante in diverse regioni italiane, alcune molto prossime al Molise, come Abruzzo e Puglia.
In Italia lo stesso tasso di circolazione del ceppo modificato del Covid19 è stimato al 16,8%.
Che la variante sia presente in Molise però non deve allarmare.
Anche nelle ultime ore rassicurazioni sono giunte dalla direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke. “I vaccini – ha fatto sapere – stanno funzionando anche contro la variante, ma dobbiamo essere certi che si faccia anche la seconda dose”.
Sulla questione è prontamente interventua la capogruppo dem in Consiglio regionale, Micaela Fanelli, che si è appellata al governo regionale per potenziare il sequenziamento del genoma e il tracciamento del virus.
“Non vanifichiamo – ha detto – gli sforzi fatti finora. La variante Delta del covid 19 sta diventando prevalente anche in Italia e notizie sempre più preoccupanti giungono dalle regioni confinanti con il Molise (Puglia, Abruzzo, Campania, Lazio), dove il temuto ceppo virale è stato accertato in diversi ed importanti focolai. Come giustamente ha ricordato la Fondazione Gimbe, l’attendismo non pagherà e bisogna, immediatamente, potenziare il sequenziamento del genoma e far ripartire una imponente e capillare attività di tracciamento del virus.
Affinchè il Molise, ancora una volta, non sia colto di sorpresa dinanzi a questa nuovo, imminente pericolo (privo com’è, ancora, dell’ormai famigerata Torre Covid all’ospedale Cardarelli) ho scritto al Presidente della Giunta, al Direttore Generale dell’Asrem e ai membri del Comitato tecnico regionale, chiedendo loro quali sono le azioni che hanno messo in campo per ricercare e contenere l’arrivo e l’espandersi della variante, chiedendo di potenziare il tracciamento ed il sequenziamento del virus, contestualmente protocollando anche una specifica interrogazione in Consiglio Regionale, che spero, vista l’urgenza, possa essere discussa in tempi rapidissimi”.
“Il pericolo – ha concluso Fanelli – è noto e prima che diventi emergenza, facciamoci trovare pronti e assicuriamo la migliore risposta sanitaria se e quando ce ne sarà bisogno. Perché non c’è tempo da perdere e il Molise non può, non deve farsi cogliere nuovamente alla sprovvista nella lotta contro il Coronavirus”.