Cronaca

Vacanze pagate e partenze mai effettuate, concerti mai visti: sigilli per l’agenzia viaggi ‘Festa’

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I sigilli posti all’agenzia viaggi

Sono scattati i sigilli per la nota agenzia viaggi campobassana che, stando alle numerose testimonianze, ha lasciato a piedi molti clienti nonostante i malcapitati avessero consegnato l’importo previsto per la vacanza. Prenotazioni mai effettuate e concerti mai visti, sono solo alcuni degli episodi che CBlive ha anticipato ieri. A seguito del nostro articolo, molti lettori hanno contattato la redazione per raccontare altre spiacevoli esperienze.

Un’ulteriore conferma alle tante testimonianze e documenti raccolti è arrivata questa mattina, mercoledì 3 agosto, con il decreto preventivo emesso dal Gip, su richiesta del sostituto procuratore Nicola D’Angelo.

Dalla Questura di via Tiberio fanno sapere come siano numerosi i clienti dell’agenzia ad aver sporto querela”, presupposto questo che ha portato gli inquirenti a valutare la possibilità di “reiterazione del reato di truffa”. Presupposto necessario per far scattare i sigilli.

A confermare ancora quanto anticipato dall’inchiesta condotta da CBlive, è sempre la Polizia che parla di “diverse persone che prima e durante la stagione estiva 2016, si erano rivolte a tale agenzia viaggi per prenotare pacchetti vacanze e viaggi in vista delle ferie che intendevano passare in Italia e all’estero con i propri familiari, o avevano acquistato biglietti per concerti musicali di blasonati cantanti”. “Condotte ingannatorie”, fanno sapere ancora dalla Questura di Campobasso, messe in pratica dalla titolare che “rilasciava riepiloghi delle prenotazioni, ricevute di pagamento”, inducendo i clienti a credere che avrebbero usufruito del servizio per il quale si erano rivolti all’agenzia.

Subito dopo avveniva il pagamento, i clienti versavano “somme di denaro a titolo di acconto e saldo sul prezzo pattuito, ignari del fatto che non avrebbero ottenuto la prestazione”. “La titolare  tratteneva, quindidicono ancora da via Tiberio – del tutto indebitamente, quanto versato dalla clientela e con le più svariate scuse non forniva la prestazione”.

Avveniva così che, “poco prima della partenza per il viaggio, i clienti scoprivano l’imbroglio e, al momento del ritiro dei titoli di viaggio, dei voucher o dei biglietti dei concerti, si avvedevano che la loro vacanza o, la loro partecipazione agli eventi, era sfumata”.

Fatti che ovviamente facevano nascere “frequenti e continue discussioni all’interno dell’agenzia” che richiedevano in più di qualche caso l’intervento della volante della Polizia.

Una questione “diffusa e reiterata, che ha indotto il pubblico ministero a richiedere al Giudice per le indagini preliminari un provvedimento che interrompesse la reiterazione del reato e i conseguenti danni che derivavano ai querelanti. Il Gip, ritenendo la condotta grave e non risultando occasionale la mancata prestazione promessa, né dovuta a eventi esterni alla volontà della titolare dell’attività di sottrarsi agli obblighi assunti, ha emesso  la misura cautelare del sequestro preventivo dell’agenzia”.

Tuttavia, anche dopo la richiesta di sequestro da parte del pubblico ministero in Polizia, sono continuate ad arrivare ulteriori querele e come fanno sapere ancora gli inquirenti “non si esclude che altre se ne aggiungeranno in seguito”.

Dunque, nessuna notizia falsa e mendace riportata dai giornalisti di CBlive, così come ieri è stato reso pubblico attraverso la pagina ufficiale di Facebook dell’agenzia a seguito dell’articolo.

Un lavoro, invece, scrupoloso e  sempre attento alle regole della professione giornalistica che ha come unico padrone il lettore.

fab.abb

 

 

 

Redazione

CBlive

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