Cronaca

Un vanto del Molise e una ricchezza riscoperta: l’Oasi WWF di Guardiaregia-Campochiaro. Ogni anno sono in migliaia i turisti a far visita a quest’area, incantevole e incontaminata

Una foto scattata nell'oasi WWF del Molise (archivio WWF)
Una foto scattata nell’oasi WWF del Molise (archivio WWF)

CRISTINA SALVATORE

Sorge sul versante orientale del massiccio del Matese, nel territorio dei comuni di Guardiaregia e Campochiaro ed è la seconda Oasi WWF più grande d’Italia.

Una sconfinata riserva naturale la cui superficie supera i tremila ettari, incastonata tra incantevoli borghi molisani come San Polo Matese, Campitello, Civita di Bojano, Roccamandolfi e Sepino.

L’Oasi WWF di Guardiaregia-Campochiaro, che dal 2010 è diventata Riserva Regionale, attira ogni anno migliaia di visitatori da tutta Italia grazie alla bellezza del suo territorio, alla presenza di numerose specie di animali protette e della immensa varietà di alberi, piante e fiori. Grazie alle numerose visite guidate all’interno del parco, è possibile seguire percorsi organizzati in cui si ha la possibilità di poter ammirare l’habitat incontaminato in cui vivono animali come il lupo appenninico, il cinghiale, il tasso, il cervo, il gatto selvatico, l’orso marsicano, lo scoiattolo, l’aquila reale, il falco pellegrino, la poiana, il picchio rosso, la natrice (o biscia) dal collare, il saettone e la piccola salamandra dagli occhiali. Per gli appassionati di escursioni invece c’è la possibilità di seguire itinerari particolari, alla scoperta di canyon, cascate e grotte tra le più profonde d’Europa: il Monte Mutria, le Gole del torrente Quirino, l’area carsica della montagna di

Una foto scattata nell'oasi WWF del Molise (archivio WWF)
Una foto scattata nell’oasi WWF del Molise (archivio WWF)

Campochiaro e la spettacolare cascata di San Nicola, sono infatti meta fissa per tanti amanti della natura e punto di interesse per intere scolaresche durante le visite guidate. La vegetazione variegata ospita alberi e piante come Lecci, Faggi, Aceri e Cerri, la cui età in molti casi è stimata intorno ai cinquecento anni. Durante il periodo primaverile, i campi dell’Oasi diventano un vero arcobaleno di colori grazie alla fioritura del garofano selvatico, dei crochi, gigli, primule, belladonna e ben quaranta specie di orchidee spontanee.

I sentieri più facilmente percorribili sono quello di ‘San Nicola’, quello dei ‘Tre Frati’ e il ‘Sentiero delle Grotte’ con una vista mozzafiato sugli ingressi degli abissi di Pozzo della neve e Cul di bove.

La presenza di un punto di avvistamento rapaci, permette di ammirare questi maestosi uccelli in volo libero e grazie a numerosi eventi organizzati, i gestori del parco, nei periodi più adatti, offrono la possibilità di assistere alla rimessa in libertà di quegli animali che in passato sono stati vittime di bracconaggio o di incidenti stradali: opportunamente curati da veterinari specializzati, il momento della restituzione dei rapaci, in particolar modo, alla natura è uno degli eventi più emozionanti in assoluto a cui poter presenziare.

All’interno dell’Oasi WWF, inoltre, è stata allestita l’Area Faunistica del Cervo che attualmente ha una funzione prevalentemente didattica aspettando invece la seconda fase che vedrà la reintroduzione dei cervi in natura. Ad oggi l’area ospita alcuni cervi adulti provenienti dal Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise e grazie ad appositi punti di osservazione è  possibile ammirare in cattività questi sinuosi ungulati.

Sempre dal 2010, l’Oasi WWF è entrata a far parte del progetto nazionale “Programma Clima” che si prodiga per monitorare e determinare l’impatto dei cambiamenti climatici sul nostro ecosistema, verificando temperatura, pressione atmosferica, cumulato, umidità, velocità del vento e radiazione solare.

Con l’arrivo della bella stagione, ogni anno lo Staff della Riserva WWF organizza una ricca serie di eventi aperti al pubblico e, inoltre, fino ad ottobre 2016, ogni prima domenica del mese, le porte dell’Oasi saranno aperte gratuitamente. Una bellissima occasione per trascorrere intere giornate a contatto con la natura incontaminata, per osservare gli animali nel loro habitat e per scoprire paesaggi unici che il Molise ha la fortuna di custodire e preservare.

Redazione

CBlive

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