Terremoto, Borrelli torna in Molise. Tra sfollati e stabili inagibili il capo della Protezione civile mantiene alta la guardia
Attesa per i risultati delle verifiche sul viadotto del Liscione
Come promesso il capo nazionale della Protezione civile ha fatto ritorno in Molise per visitare i paesi del cratere. Atterrato in elicottero al campo sportivo di Guglionesi, Angelo Borrelli ha fatto visita agli sfollati che, dallo scorso 16 agosto, vivono nella tendopoli allestita a Guglionesi, uno dei centri maggiormente colpiti dal terremoto. Parole di conforto soprattutto per gli anziani e la promessa di tornare presto in abitazioni sicure.
“Abbiamo fatto il punto della situazione sull’assistenza alla popolazione. Voglio ricordare – ha detto Borrelli – che c’è stato un grande sforzo da parte di tutti, e la macchina dell’emergenza funziona”.
A Guglionesi Borrelli, accompagnato dal governatore Toma, dal prefetto Guia Federico, dagli assessori Cavaliere e Niro, dal direttore del dipartimento Giarrusso e dalle forze dell’ordine, si è recato in via Martini d’Ungheria sotto il palazzo sgomberato un anno fa e attualmente a richio crollo che dovrà essere abbattuto.
Poi la tappa a Montecilfone, dove il sindaco Franco Pallotta ha emanato l’ordinanza di abbattimento per il serbatoio dell’acqua gravemente lesionato. La struttura di proprietà dell’azienda speciale Molise Acque potrebbe essere anche messa in sicurezza, qualora la Regione dovesse optare per questa decisione che, tuttavia, il primo cittadino non crede si possa concretizzare.
Poco più tardi Borrelli ha incontrato 21 sindaci dell’area ai quali ha ribadito la vicinanza del Governo e del premier Conte. “La Regione Molise – ha detto – fa bene a chiedere lo Stato di emergenza e credo che la stessa possa essere deliberato al primo Consiglio dei ministri utili, quando si deciderà anche in merito alle prime risorse da mettere a disposizione”.
“C’è il terremoto, il terremoto non è prevedibile, ci sono queste scosse, gli esperti dicono che è aumentata la probabilità che ci possa essere una scossa ancora più forte, regoliamoci di conseguenza. Questo è il messaggio che deve passare”. Sono state queste le parole del numero uno della Protezione civile che la settimana prossima farà nuovamente ritorno in Molise per una riunione in Prefettura.
Intanto, domani mattina un nuovo tavolo tra i rappresentanti degli enti preposti si riunirà in Prefettura, dove l’Anas comunicherà i risultati delle verifiche condotte sul viadotto del Liscione, chiuso dopo la scossa di magnitudo 5.1 e per il quale il governatore non ha parlato di particolari criticità emerse fino ad oggi.