Termoli, sempre meno servizi ospedalieri al ‘San Timoteo’. Il 1° maggio mancheranno medici nei vari reparti
MARIA CRISTINA GIOVANNITTI
Una sanità termolese sempre più precaria ed in crisi. Questa volta a pagarne le spese saranno direttamente i cittadini che domenica 1 maggio non potranno usufruire, qualora ne avranno bisogno, dei servizi dell’Azienda Ospedaliera ‘San Timoteo’.
Già lo scorso 19 aprile il Comitato San Timoteo denunciava la situazione di paralisi del nosocomio termolese: “Si aggravano le problematiche nell’Ospedale di Termoli, al punto di indurre la Direzione Sanitaria a programmare, tra pochi giorni, la sospensione per la quasi totalità, delle prestazioni sanitarie per carenza di personale in dotazione, che non consente la turnazione di personale secondo le disposizioni vigenti” diceva così il suo presidente, Nicola Felice.
La paralisi dei servizi al San Timoteo aveva portato all’urgente decisione di indire un incontro pubblico tra le massime autorità della sanità molisana: presidente-commissario Frattura, il direttore generale dell’Asrem, il direttore generale dell’assessorato alla Salute, parlamentari, assessori e consiglieri regionali, provinciali, sindaci e amministratori, insieme alle associazioni ed ai comitati del Basso Molise per trovare una soluzione a una situazione in totale dissesto.
Una situazione che si aggrava il prossimo 1 maggio quando, tutelati dalla legge numero 161 del 25 novembre 2015 detta anche delle ‘11 ore’ perché regolamenta le turnazioni lavorative in ambito ospedaliero, mancheranno in Ospedale i medici del Pronto Soccorso, i pediatri, i ginecologi e gli anestesisti.
I cittadini della zona che avranno bisogno di questi servizi ospedalieri con urgenza, saranno dirottati all’Ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso.