Pasquale de Soccio, il tassista molisano più longevo, si è spento la scorsa notte all’ospedale Cardarelli di Campobasso, dove era ricoverato da qualche tempo.
A quasi 100 anni, Pasquale, prima della sua degenza al nosocomio del capoluogo, non aveva mai mancato un appuntamento in Piazza Pepe, dove per anni ha effettuato servizio con il suo taxi e, dove tutta la città lo considerava quasi come una sorta di monumento storico.
Nel 1949 la sua fu la prima licenza da tassista rilasciata a Campobasso, ma la sua patente era datata 7 settembre 1944.
Pasquale all’anagrafe, per tutti semplicemente Baffone. Un soprannome che lo caratterizzava e che gli era stato attribuito, come l’usanza vuole, proprio per essere uno degli storici personaggi della città. Sempre con il sorriso sulle labbra dispensava battute per tutti.
Immortalato nel libro del fotografo Roberto Tucci ‘Persone e Personaggi di Campobasso’, diversi anni fa, Pasquale insieme alla nipote Paola, era approdato sul piccolo schermo, partecipando alla trasmissione Uno Mattina, condotta da Eleonora Daniele.
In quell’occasione, dinanzi a migliaia di telespettatori, Pasquale aveva parlato del suo soprannome, di come in città e dintorni conoscesse praticamente tutti, ma soprattutto aveva raccontato quella storia che lo vide passare dalle carrozze alla sua prima Balilla, nel ’49.
“Sono nato per fare il servizio pubblico”, aveva detto in quell’occasione Baffone che, nel 2009, dopo 65 anni di onorata carriera e ancora prima della pensione, ricevette l’onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana per ciò che aveva rappresentato in città.
Insomma, semplicemente un’icona per Campobasso, che oggi piange uno dei personaggi più autentici e che hanno fatto la storia di questa città.
Piazza Pepe sarà decisamente più vuota e più triste senza il suo Baffone.