Scuola di Mascione, i genitori: “Da settembre moduli prefabbricati nella contrada”. Bordate a Ruta e Battista. “Pronti a riconsegnare le tessere del partito”
Nuovamente sul piede di guerra i genitori della scuola di Mascione, l’edificio risultato, in base agli studi commissionati da Palazzo San Giorgio all’Unimol, a elevata vulnerabilità sismica. La relazione infatti, così come già accaduto per la scuola di via Leopardi lascia al Comune la possibilità di poter intraprendere due strade: eseguire i lavori di messa a norma o abbattere e ricostruire.
Tuttavia, qualunque decisione l’amministrazione prenderà i genitori avanzano una richiesta ben precisa, ovvero moduli prefabbricati sul campo sportivo, in un’area adiacente la scuola.
“In entrambi i casi – riflettono i genitori in un’accorata lettera – i tempi risultano decisamente lunghi, per cui è improcrastinabile reperire strutture in loco e, – specificano – ribadiamo in loco, dove i nostri ragazzi possano svolgere l’attività didattica. La situazione si è fatta preoccupante. Settembre è alle porte e per i nostri ragazzi si prospetta un nuovo anno di emergenza”. Insomma, per i rappresentanti dei genitori di Mascione, l’unica strada da percorrere è, almeno al momento, quella dei prefabbricati. Questa soluzione non solo consentirebbe di non portare più i bambini alla Montini, la scuola dall’altro capo della città che, dopo la chiusura della struttura, ha ospitato gli allievi, ma per i genitori sarebbe anche un forte segnale di come il presidio scuola resti nella contrada: punto sul quale i residenti della zona non intendono minimamente fare un passo indietro.
Dopo aver prospettato la soluzione, da parte dei genitori, nella missiva a firma di Angelo Palladino, Massimo Libertone e Salvatore Tronca, rappresentanti dei genitori della scuola, non mancano le bordate indirizzate al primo cittadino, Antonio Battista, che, dopo la manifestazione dello scorso 5 luglio “si era impegnato a convocare i genitori nel giro di una settimana”. E, invece, dicono gli scriventi “non lo abbiamo più sentito”, sempre riferendosi al sindaco che viene definito “inaffidabile”.
Stoccata anche per il sentore Ruta il cui coinvolgimento sarebbe stato vano e senza risposta. “Dispiace constatare – scrivono i rappresentanti dei genitori – che abbiamo dato fiducia elettoralmente a chi poi, nei fatti, delude le aspettative dei cittadini e non dà risposta alle loro richieste. Siamo amareggiati, stanchi, ma determinati a portare avanti le nostre sacrosante rivendicazioni per far valere i nostri diritti, quelli dei nostri figli. Se non ci dovessero essere sviluppi positivi ad horas, restituiremo le tessere elettorali che provvederemo a consegnare nelle mani del Prefetto di Campobasso”.
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