Sant’Angelo Limosano, in fiamme l’auto del giovane sindaco. Si indaga per incendio doloso
In fiamme l’auto del sindaco di Sant’Angelo Limosano, William Ciarallo.
E’ accaduto la scorsa notte quando la vettura del primo cittadino ha preso fuoco mentre era parcheggiata in paese, proprio vicino casa dello stesso Ciarallo.
Ad accorgersi del rogo gli abitanti del posto svegliati dal fumo che si è presto diffuso nell’area.
L’incendio è stato domato dai Vigili del Fuoco, ma sul posto sono arrivati anche i Carabinieri della locale postazione che indagano ora per incendio doloso.
Da una prima perizia gli inquirenti avrebbero rinvenuto, infatti, nella vettura di Ciarallo della “diavolina”, ovvero la sostanza comunemente usata non solo per i barbecue, ma anche per appiccare lentamente il fuoco alle automobili.
Gli uomini dell’Arma ai quali è affidata la precisa ricostruzione dei fatti stanno indagando sull’episodio per dare un nome e un volto ai responsabili di tale gesto, nonché per comprendere chi ce la possa avere così tanto con il primo cittadino eletto poco più di un mese fa nel piccolo paese di soli 300 abitanti.
Un avvertimento, una vendetta o anche qualcosa di più potrebbe celarsi dietro le fiamme che hanno avvolto la macchia del sindaco? Proprio su tale interrogativo dovranno in queste ore fare chiarezza gli inquirenti.
Intanto, dalle pagine del famoso social network il primo cittadino del piccolo borgo ha ricevuto messaggi di solidarietà da alcuni suoi concittadini.
C’è stato anche chi per dimostrargli la propria vicinanza ha pubblicato sulla sua bacheca una frase di Papa Francesco che il Molise è pronto ad accogliere tra soli pochi giorni. “Dietro la chiacchiera – recita la citazione – c’è la gelosia e l’invidia. E le chiacchiere dividono le comunità, distruggono le comunità. Sono le armi del diavolo”.