Ruta scalda i motori per un autunno in cui “fioriranno le ragioni del centrosinistra”. “Buono il risultato di Emiliano in Molise” ma la “guerra” con Frattura è appena iniziata
FABIANA ABBAZIA
Il senatore del Pd, Roberto Ruta, usa un linguaggio bucolico quando dice che “la vera primavera fiorirà in autunno”. Una parafrasi elegante con la quale lasciar intendere che, in Molise, ci sono già tutte le caratteristiche per quello che sarà un autunno caldo a causa della campagna elettorale per le regionali del 2018.
Un appuntamento elettorale che vede già da ora tutti i sostenitori della mozione del governatore pugliese, Michele Emiliano, lontani dal presidente del Molise Paolo Di Laura Frattura.
Non lo lascia intendere nemmeno troppo Ruta, poco d’accordo sul buon operato del numero uno del Molise al quale, almeno al momento, non sembra affatto disposto a porgere il fianco per la sua ricandidatura. I rutiani poco dopo l’elezione del nuovo segretario nazionale tornano, infatti, a chiedere con forza le primarie per la scelta del candidato presidente, certi che nessuno possa negare la forza di uno strumento “per sua natura così democratico”.
Dalle parole di Ruta al momento la chiusura sembra essere nei confronti dell’asse Patriciello, ovvero quelle forze “non di centrosinistra” che nel 2013 fecero la differenza per l’elezione dell’attuale governatore. Ruta si mostra, infatti, convinto che in autunno siano proprio le “ragioni di centrosinistra a fiorire”. “Abbiamo gettato i semi per una classe dirigente nuova e competente e da ora il nostro compito è quello facilitarne la fioritura”, dice l’esponente di Palazzo Madama.
La politica locale, che non è il tema centrale dell’incontro con la stampa, convocato per commentare l’esito delle primarie, finisce inevitabilmente alla ribalta in uno scenario politico che a settembre rischia di diventare incandescente, mentre già si sta per delineare il percorso da intraprendere. “Venerdì faremo una riunione allargata per definire le prossime tappe”, dice infatti Ruta che, però, tiene a sottolineare un buon risultato raggiunto in Molise dalla mozione Emiliano, soprattutto a fronte del fatto che il senatore del capoluogo ha perso sulla strada “i compagni fuoriusciti dal Pd”.
“Un riscontro più che positivo considerando che in Molise è stata più che raddoppiata la percentuale nazionale ottenuta da Emiliano”, dice Stefano Buono, coordinatore regionale di ‘Fronte Democratico’, la corrente all’interno del Partito Democratico che continuerà a portare avanti, dopo le primarie, la mozione di Michele Emiliano.
Dello stesso parere anche il sindaco di Campobasso e presidente della Provincia, Antonio Battista, presente insieme a due esponenti della sua giunta, gli assessori Alessandra Salvatore e Stefano Ramundo e il consigliere Antonio Molinari. Soddisfazione anche dal capogruppo Pd a Palazzo San Giorgio, Giose Trivisonno eletto al congresso nazionale per la mozione Emiliano che ha, poi, spiegato come stia per “iniziare una fase che darà spazio a tutti”.
“A rappresentare il Molise –evidenzia Trivisonno – non sarò soltanto io, ma tutta la squadra che ha condiviso con me questo percorso. A turnazione faremo valere non solo le ragioni della nostra regione ma quelle di tutto il Sud, portando alla ribalta i temi della campagna elettorale di Emiliano”.
Intanto, come negare che proprio nel palazzo di provenienza di Trivisonno si possano iniziare a sentire le frizioni di una campagna elettorale, in cui in Molise, la partita più sentita sembra essere proprio quella interna allo stesso partito.