Reddito di cittadinanza senza averne diritto: nei guai 122 cittadini extracomunitari che hanno dichiarato il falso
122 sono i cittadini esxtracomunitari che, nell’ultimo anno, hanno percepito indebitamente il redditodi cittadinanza e che sono stati denunciati dalla Polizia di Campobasso.
Molti di loro sono stati denunciati principalmente alle Procure della Repubblica di Campobasso e Larino, ma anche ad altre Procure del territorio nazionale, competenti in base al C.A.F. del luogo di presentazione della domanda e di fruizione del reddito (Arezzo, Bari, Benevento, Cosenza, Napoli, Napoli Nord, Nola, Palmi, Patti, Pisa, Roma, Santa Maria Capua Vetere, Velletri, Torino).
Inoltre, alcuni soggetti dopo aver percepito il sussidio si sono resi irreperibili sul territorio nazionale.
Le indagini condotte dalla Digos hanno permesso di accertare che 103 soggetti hanno falsamente attestato nella domanda per la percezione del sussidio il requisito della residenza decennale in Italia, requisito indispensabile per accedere al beneficio; altri 17, soprattutto cittadini marocchini e albanesi, pur avendo il requisito di residenza, hanno falsamente attestato di essere titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo o di permesso di soggiorno e familiari di cittadino europe, altro presupposto necessario per ottenere il sussidio per i cittadini extracomunitari.
Il permesso di soggiorno di lungo periodo può essere richiesto solo da chi possiede un permesso di soggiorno in corso di validità da almeno 5 anni; deve essere inoltre dimostrata la disponibilità di un reddito minimo non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale (5.938, 64 euro per il 2021) e che il cittadino straniero non sia pericoloso per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato. Infine, 2 cittadini marocchini hanno addirittura falsamente dichiarato di essere cittadini italiani.
I denunciati, oltre a dover restituire quanto indebitamente percepito, rischiano una pena da 2 a 6 anni di reclusione, per avere reso le false dichiarazioni.
Gli stranieri sono stati immediatamente segnalati anche alla direzione provinciale Inps di Campobasso, territorialmente competente in relazione alla residenza dichiarata al momento della domanda, per la decadenza dall’erogazione del reddito ed il conseguente recupero di quanto indebitamente percepito.
Il danno erariale ammonta a circa 625.000 euro. L’attività di indagine condotta dal personale della DIGOS ha permesso di evitare ulteriori ammanchi per le finanze pubbliche per le mensilità che i suddetti cittadini avrebbero potuto ulteriormente percepire senza averne diritto.
In particolare tra le nazionalità più ricorrenti tra i denunciati si segnalano 47 cittadini nigeriani, 32 marocchini, 13 somali, 8 maliani, 3 albanesi.
Nell’ambito dell’attività investigativa personale della Digos ha eseguito 3 sequestri preventivi di cui uno emesso dal Gip di Campobasso e due dal Gip del Tribunale di Napoli Nord. In particolare sul conto corrente di un cittadino nigeriano aperto presso l’Ufficio postale di Bojano, su disposizione del giudice di Campobasso, è stata sequestrata la somma di 2.300 euro, pari all’ammontare di quanto illegittimamente percepito a titolo di reddito di cittadinanza.
L’attività svolta dalla DIGOS, con il contributo dell’Ufficio Immigrazione della Questura, evidenzia l’impegno in prima linea della Polizia di Stato nel perseguire coloro che accedono indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraendo importanti risorse economiche.