Raggirava gli anziani con tecniche all’avanguardia: ‘beccato’ il truffatore seriale. Il quarantaduenne di Napoli per tre anni non potrà fare ritorno a Campobasso
Una denuncia per truffa e il divieto di ritorno, per i prossimi tre anni, nella città di Campobasso. È questo il provvedimento al quale è stato sottoposto Luca Accetta, il 42enne di Napoli, che nel capoluogo ha tentato di rigirare più di un anziano, violando il divieto di ritorno che già era stato emesso nei suoi confronti.
Il modo di operare dell’uomo per truffare le proprie vittime, per la maggior parte anziani di oltre 75 anni, era sempre simile. Il primo contatto avveniva telefonicamente, tramite l’utenza fissa reperibile negli elenchi pubblici o, in maniera diretta per strada.
Quasi sempre la fiducia delle vittime veniva poi carpita facendo insorgere gravi paure sulla sorte dei figli.
Il truffatore seriale faceva credere agli anziani che i loro parenti si trovassero in situazioni difficili o di pericolo, come ad esempio incidenti stradali, mancanza di copertura assicurativa, pacchi urgenti da ritirare, ricoveri ospedalieri, problemi con le forze dell’ordine. In base alla diversa situazione il 42enne di Napoli si spacciava di volta in volta per assicuratore, avvocato, agente di polizia, carabiniere, assistente sociali, impiegato del Comune, operatore sanitario, tecnico dell’Enel del gas e simulava anche contatti telefonici con i figli stessi.
Un raggiro particolarmente efficace, che è stato impiegato negli ultimi episodi, è quello di intrattenere la vittima al telefono rappresentando la situazione di grave bisogno in cui si trovano figli o nipoti. Il truffatore invitava, poi, la vittima ad accertarsi della situazione, chiamando direttamente le forze dell’ordine. In quel momento l’uomo rimaneva con la cornetta alzata e quando l’anziano, dopo avere composto il numero dei carabinieri o dell polizia riprendeva a parlare, l’uomo si spacciava per le forze dell’ordine, confermando l’accaduto.
“La gravità del danno – fanno sapere dagli uffici della Questura – non è solo economica, ma soprattutto psicologica, in quanto l’evento è in grado di minare nell’anziana vittima la fiducia in se stessi e il desiderio di vivere in autonomia. Il reato è tanto più abbietto quanto più sfrutta i sentimenti di un genitore anziano”.
Dagli uffici di via Tiberio a Campobasso, anche la richiesta “a chiunque dovesse riconoscere il volto dell’uomo per strada di effettuare la segnalazione, chiamando il 113”.