Portocannone, uno prova a picchiare 30 persone, l’altro aggredisce i Carabinieri con calci e pugni: in manette due fratelli
I Carabinieri di Termoli hanno arrestato due fratelli albanesi residenti a Portocannone.
Qunado i militari dell’Arma sono arrivati sul posto dove era stati segnalato un assembramento di persone hanno trovato il 28enne armato di bastone che cercava di colpire le persone presenti, circa una trentina.
Dopo vani tentativi di far desistere il giovane, i militari sono stati costretti a intervenire per disarmarlo, riuscendo però ad immobilizzarlo ed ammanettarlo solo dopo una colluttazione causata dalla resistenza fisica opposta dall’uomo.
A quel punto, mentre le circa 30 persone si stavano allontanando velocemente dal luogo dell’evento, il fratello 21enne dell’arrestato, ha aggredito fisicamente uno dei Carabinieri con calci e spintoni procurandogli delle lesioni, fortunatamente non gravi, prima di dileguarsi per le vie limitrofe.
L’aggressore però, in seguito alle ricerche avviate immediatamente, è stato presto rintracciato e tratto in arresto.
Il bastone in legno della lunghezza di 90 centimetri, utilizzato dal fratello più grande, è stato sequestrato mentre i due fratelli, acclarate le loro oggetti responsabilità penali in merito all’accaduto, sono stati entrambi tratti in arresto in flagranza dei reati di concorso in lesioni personali, violenza e resistenza a Pubblici Ufficiali nonché porto di armi od oggetti atti ad offendere (ai sensi degli articoli 110, 582, 336 e 337 del Codice Penale e dell’articolo 4 della Legge 110/1975), venendo quindi condotti presso le rispettive abitazioni di residenza in regime di arresti domiciliari.
A seguito di convalida degli arresti, legittimamente effettuati, i due fratelli sono stati rimessi in libertà dalla competente Autorità Giudiziaria di Larino (CB), in assenza di ulteriori esigenze di natura cautelare.
Nel medesimo contesto operativo, a carico dei due sono state anche irrogate altrettante sanzioni amministrative dell’importo di euro 400,00 ciascuna per violazione della vigente normativa in materia di “Covid-19”, ai sensi dell’articolo 4 comma 1° del Decreto Legge n. 19 del 25 marzo 2020.