Neve e terremoto, il Molise pronto a tendere la mano al Centro Italia
È il Molise la terra in cui hanno trovato “rifugio” le suore di Norcia, divenute il simbolo del terremoto che ha colpito lo scorso 30 ottobre, un Centro Italia già in ginocchio per il forte sisma del mese di agosto. Sempre il Molise si è mobilitato per tendere una mano alle popolazioni colpite, attraverso una raccolta di beni alimentari.
Dopo la paura che in qualche modo l’ha coinvolta, la piccola regione torna oggi a offrire la propria solidarietà a una zona del Belpaese, dove il terremoto e la neve stanno flagellando centri in cui l’odore di morte e disperazione non è riuscito a essere dimenticato nemmeno con la coltre bianca che da giorni cade copiosa.
Così, mentre le scosse continuano a provocare ansia e preoccupazione anche nella ventesima regione, è il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, a tendere la mano per conto del territorio da lui amministrato.
“La paura del terremoto nella morsa del gelo e della neve: la nostra solidarietà è piena e sincera nei confronti di tutte le popolazioni colpite in queste ore così difficili. Il Molise c’è, noi ci siamo. Siamo pronti – dice il governatore – a fare la nostra parte, in coordinamento con il Dipartimento nazionale di protezione civile e gli organismi centrali, per offrire il supporto necessario e dovuto alle tantissime persone che stanno vivendo e soffrendo una situazione di gravissimo disagio. Vicini davvero a tutti”.
A poco meno di cento chilometri di distanza, ci sono amministratori che chiedono turbine e un aiuto concreto per far fronte ai disagi della neve, caduta su paesi logorati da macerie. Ci sono agricoltori disperati e persone che potrebbero perdere anche quel poco che gli è rimasto. A pochi passi dal Molise c’è quella paura mai dimenticata di eventi che anche la ventesima regione ha pagato a caro prezzo.