Cronaca

Il Molise come un ‘grande fratello’: in undici centri arrivano 503 telecamere di videosorveglianza. Il Patto per la Sicurezza trova compimento, con 140 attrezzature anche Campobasso più sicura

patto_per_la_sicurezzaFABIANA ABBAZIA

Entro il 30 aprile 2018 in undici comuni del Molise, tutti al di sopra dei 5mila abitanti, sarà completata l’istallazione di 503 telecamere di videosorveglianza, per un importo complessivo di oltre 2 milioni di euro. Di queste 140 riguarderanno Campobasso. Oltre al capoluogo a essere interessate dal progetto inerente il  Patto per la Sicurezza saranno Isernia, Bojano, Campomarino, Guglionesi, Larino, Montenero di Bisaccia, Riccia, Termoli, Agnone e Venafro. I punti strategici per l’istallazione dei sistemi di ripresa sono stati definiti dalle locali amministrazioni, unitamente alla Forze di Polizia, che potranno ora godere di un nuovo meccanismo di supporto  alle indagini, ma finalizzato al più generale obiettivo di prevenzione. A essere ‘sorvegliate speciali’ saranno, inoltre, le vie di accesso e uscita dei rispettivi centri.

I dettagli, di un progetto che sta per concretizzarsi, sono stati illustrati nella sala Giunta di Palazzo Vitale, dal governatore Frattura, dal presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, dal consigliere di Palazzo D’Aimmo, Cristinano Di Pietro, nonché dai Prefetti di Campobasso e Isernia, Maria Guia Federico e Fernando Guida. All’incontro hanno preso parte  numerosi sindaci coinvolti e gli esponenti delle Forze dell’Ordine.

A dirsi soddisfatto il numero uno dell’Assise regionale Cotugno, che non ha mancato di esprimere un po’ di rammarico per i tempi lunghi della burocrazia, che hanno fatto rinviare il tutto. “ll 13 febbraio 2015 – ha ricordato, infatti, l’esponente di Rialzati Molise – avevamo siglato il Patto, ma con i tempi della gara d’appalto e un ricorso presentato, il tutto sarà ultimato tra 180 giorni”.

“Come promesso, il progetto troverà compimento entro questa legislatura”, è poi subito intervenuto Frattura, il quale ha poi voluto evidenziare come il sistema di videosorveglianza servirà a poter “prevenire interferenze pericolose provenienti da fuori regione, ma sarà anche un ottimo strumento da utilizzare per la raccolta differenziata”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere Di Pietro che ha detto: “siamo felici di aver portato avanti un progetto così importante che aiuterà ad aumentare il senso di sicurezza sul territorio, nonché a far diventare il Molise regione pilota in Italia grazie alla possibilità, manifestata dai vertici della Polizia di Stato, di collegare le telecamere direttamente al Cen, Centro Elettronico Nazionale di Napoli”. 

Soddisfatti anche i rappresentanti del Governo sul territorio. Sia per il Prefetto di Campobasso che per quello di Isernia si tratta, infatti, di un obiettivo raggiunto grazie a un lavoro sinergico.  Gratitudine e riconoscenza anche da parte del primo cittadino di Riccia, Micaela Fanelli, ma anche dal sindaco di Campobasso, Antonio Battista, nonché al numero uno di Bojano, Marco Di Biase.

Tra poco i centri del Molise con più di 5mila abitanti vivranno sotto l’occhio attento di un ‘grande fratello’ che potrà far sentire i cittadini più sicuri. Intanto, i 280mila euro generati dall’economia del progetto, Frattura assicura che saranno presto reinvestiti, mentre lo stesso si è detto sicuro di come i Comuni, nei quali ci sarà la necessità di lavori ulteriori per permettere i buon funzionamento delle telecamere, non faranno mancar il loro apporto e contributo.

Redazione

CBlive

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