Maxi frode di auto per un danno di 5 milioni di euro. Nei guai due commercianti di Campobasso
Centinaia le autovetture immatricolate in evasione dal 2016 ad oggi per un danno di circa 5 milioni di euro. Una vera e propria frode sventata dall’Agenzia dell’Entrate insieme alla Polizia e la Guardia di Finanza. Sott’inchiesta due commercianti di autovetture di Campobasso
Un vero e proprio danno allo Stato commesso da due commercianti di autovetture del capoluogo che, da ben tre anni, hanno immatricolato un centinaio di autovetture senza pagare l’Iva , per un totale di circa 5 milioni di euro.
Oggi per i due uomini il Tribunale del Riesame, in accoglimento della richiestadel Procuratore della Repubblica, ha emesso due misure cautelari personali del divieto dimora, una per la Regione Molise e l’altra per le Regioni Molise e Campania.
Le indagini sono partite nel 2016 dopo un accertamento di routine compiuto dall’Agenzia dell’Entrate che aveva notato, però, qualcosa di anomalo. Era stato intercettato un abnorme aumento di immatricolazioni di autovetture cui non facevano seguito gli attesi versamenti di imposta sul valore aggiunto.
L’Agenzia dell’Entrate ha subito informato la Polizia che, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha avviato le indagini che hanno portato a galla la maxi frode: le autovetture venivano immatricolate frodando l’IVA, autovetture di provenienza comunitaria grazie alla creazione di falsa documentazione esibita anche in nome e per conto dei clienti.
Intanto è al vaglio degli inquirenti anche la posizione di diversi clienti.