La solidarietà che unisce Campobasso a Norcia: le suore simbolo del terremoto saranno ospitate in Molise
Sono diventate uno dei simboli del terremoto che ha colpito il Centro Italia lo scorso 30 ottobre. La loro fuga dal monastero di Santa Maria della Pace ha fatto il giro del mondo e ora la loro storia sta per intersecarsi con quella del Molise. Si tratta delle suore clarisse divenute, nella loro corsa verso un luogo più sicuro, i volti del terribile terremoto, che presto saranno ospitate nell’arcidiocesi di Campobasso-Bojano, guidata da monsignor Giancarlo Maria Bregantini.
La notizia riportata dal vaticanista Francesco Antonio Grana direttore del Faro di Roma è stata diffusa ieri, lunedì 7 novembre. Bregantini, anche lui entrato giovanissimo nella Congregazione degli stimmatini ha, infatti, offerto alle clarisse di Norcia l’ospitalità in uno dei monasteri della locale arcidiocesi.
Il terremoto che ha sconvolto il Centro Italia non solo ha colpito pesantemente l’edificio che ospitava le religiose, ma anche le altre chiese centrali della città.
Come racconta il direttore del Faro di Roma “per la popolazione locale, quella delle clarisse ‘di Santa Pace’, come le chiamano familiarmente i nursini da sempre, è una presenza discreta ma molto apprezzata. La storia racconta che a fondare le suore Povere di Santa Chiara, questo è il nome esatto dell’ordine, fu nel 1385 la beata Lucia da Norcia che, a 15 anni, con sette compagne nella sua casa paterna di via Maccarone, fece una scelta radicale di vita evangelica, fedeli alla Regola scritta dalla santa di Assisi”.
Un gesto di solidarietà tra religiosi, quello di Bregantini, che arriva da un piccolo Molise che ha pagato a caro prezzo il sisma del 31 ottobre 2002.
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