La Petrolceltic rinuncia alle trivellazioni al largo delle Isole Tremiti. I comitati e le associazioni ambientalistiche esultano
ANDREA VERTOLO
Un dietrofront della società Petroceltic, autorizzata alle operazioni di trivellazione nelle acque antistanti alle Isole Tremiti, ha fatto esultare comitati e associazioni ambientalistiche.
La società Petroceltic, infatti, nella giornata di martedì 9 febbraio 2016, ha presentato al Mise istanza di rinuncia in merito al permesso di ricerca nel Mare Adriatico meridionale.
Da tempo, a sostegno della battaglia No Triv, si esprimevano valutazioni negative delle attività della Petroceltic sull’impatto ambientale. Ma ad allontanare le trivelle, in questo caso, è la società petrolifera stessa che sottolinea come “essendo trascorsi nove anni dalla presentazione dell’istanza, periodo durante il quale si è registrato un significativo cambiamento delle condizioni del mercato mondiale, Petroceltic Italia ha visto venir meno l’interesse minerario al predetto permesso”.
“In aggiunta – dice nella nota la società petrolifera – saranno ottimizzati i programmi e le tempistiche dei lavori previsti per gli altri titoli minerari, nei confronti dei quali Petroceltic Italia mantiene inalterato il proprio interesse minerario e il proprio impegno ad operare nel pieno rispetto delle norme comunitarie e dello Stato”.
Intanto a riguardo, il Ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, ha affermato: “Si tratta di un passo indietro che risponde ad esigenze industriali strategiche della società di cui il ministero prende atto. Spero adesso che, grazie anche a questa scelta – dice il ministro – venga messa una volta per tutte la parola fine a strumentalizzazioni sul tema delle attività di ricerca in mare che erano infondate già prima e che lo sono, a maggior ragione,dopo la decisione della Petroceltic”.
Intanto, una pubblicità del più noto pastificio locale, ha di fatto anticipato la notizia che vede allontanarsi le trivelle. Lo slogan, che ha suscitato entusiasmo tra i social, recita: “Niente trivelle, solo fusilli”.
Continua, comunque, da parte dei comitati, la preparazione della campagna referendaria contro lo sfruttamento dei fondi marini. Sulla scelta della società petrolifera di fare un passo indietro, si è espresso anche il Coordinamento nazionale No Triv: “Tra i fattori che hanno determinato la decisione – si legge nella loro nota – oltre al difficile momento del mercato petrolifero, anche l’ampia impopolarità del progetto che ha incontrato la contrarietà di vastissimi settori dell’opinione pubblica”.
Intanto, tra i primi a esprimere la propria soddisfazione è stato il senatore Roberto Ruta, il quale attraverso una nota stampa ha sottolineato come “la rinuncia della Petroceltic al permesso di ricerca al largo delle Tremiti sia un’ottima notizia che si aggiunge a quella ottenuta grazie alla modifica normativa per ripristinare il divieto di perforazioni entro le dodici miglia. L’arcipelago delle Tremiti è stato preservato da azioni invasive e destabilizzanti del delicato ecosistema che rende le Isole Diomede quel paradiso naturale riconosciuto da tutti. Un ringraziamento esplicito – conclude Ruta – va a tutte le associazioni e comitati ed alle istituzioni che si sono attivate per sensibilizzare l’opinione pubblica e per far retrocedere la Petroceltic”.