Incompiute, tutti i numeri delle “occasioni perse” del Bel Paese. 18 quelle certificate per il Molise, dove all’appello manca la galleria di San Giuliano di Puglia, costata 17 milioni di euro e mai finita
FABIANA ABBAZIA
È l’Italia dello spreco quella che emerge nella lista intergale delle opere incompiute, pubblicata dal Ministero delle Infrastrutture. Si tratta di un data base che racchiude, regione per regione, tutte le “occasioni perse” del Bel paese: 868 per l’esattezza il numero complessivo. Un panorama variegato e complesso quello delle incompiute che racchiude in sé scuole, parcheggi, strade, reti fognarie, ma anche opere portuali e case di riposo. Molto elevato anche il numero delle opere culturali. Auditorium, biblioteche e musei per i quali si è investito senza che fossero mai finiti e che rappresentano lo specchio di un paese il cui volto, da Nord a Sud, in fondo non cambia.
18 le opere incompiute per l’anno di riferimento 2014 certificate nel documento relativo al Molise e, basti pensare che tra queste non figurano le opere finanziate dai Fondi europei, così come non figura la galleria di San Giuliano di Puglia, per la quale sono stati impiegati ben 17 milioni di euro senza che l’infrastruttura vedesse mai la luce. Sulla Circumlacuale, ovvero l’arteria stradale che avrebbe dovuto interessare anche le zone interne delle vicine Campania e Puglia è attualmente in corso l’accertamento delle responsabilità. 25 sono, infatti, i nomi segnalati dalla Guardia di Finanza che dovranno comparire dinanzi la Corte dei Conti. Nonostante la galleria non figuri ancora nelle incompiute del Molise, a quattordici anni dall’aggiudicazione dell’appalto, quell’arteria stradale quasi nemmeno iniziata, rappresenta uno spreco sotto gli occhi di tutti, nonché l’ennesima brutta pagina molisana.
Intanto, tra le incompiute ‘certificate’ spicca l’adeguamento normativo per il certificato prevenzione incendi per a sede della Provincia di Isernia, per il quale sono stati impiegati ben 250 mila euro e attualmente sono stati ultimati solo il 4, 24 per cento dei lavori. Per portarli a termine, infatti, ne servirebbero altri 500mila.
890mila euro sono stati poi i fondi impegnati per la piscina comunale in agro di Palata, ferma al 49.58 per cento dei lavori e per la quale c’è bisogno di ben altri 300 mila euro.
Troviamo poi il Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, la cui opera per la vasca di espansione sul fiume Cavaliere in località Fossatella, rimasta al 39.69 per cento, è costata oltre 47 milioni di euro, mentre necessita di altri 8 per il suo completamento.
Cifre messe nero su bianco che fanno male come un pugno nello stomaco, al pensiero dei cospicui investimenti sostenuti che in totale ammontano a oltre 63 milioni di euro. Anche se in relazione alle opere segnalate nell’elenco di Legambiente anche l’attuale lista riferita al Molise, sembra essere alquanto scarna.