In Molise l’Istat certifica mille residenti in meno. Nel Belpaese mortalità ai massimi storici, natalità ai minimi
Dei 60 milioni 656 mila residenti Italiani, 312mila risiedono in Molise. A certificarlo gli indicatori demografici Istat che mettono in luce come la popolazione italiana sia diminuita di 139mila unità e, in linea con l’andamento nazionale, anche quella molisana si sia ridotta di mille unità, passando dai313mila residenti del 2014 agli attuali 312mila.
In aumento nel Belpaese, dunque, il tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille: il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. L’aumento di mortalità risulta concentrato nelle classi di età molto anziane, tra i 75 e i 95 anni. Il picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza.
I morti in Molise nel 2015 sono stati 3856, ovvero 295 in più rispetto al 2014.
L’età media in Molise si assesta poi sui 46 anni. L’11,8 per cento si trova nella fascia di età compresa tra 0 -14 anni. La restante percentuale e cioè il 64, 6 per cento va dai 15 ai 64 anni.
In Italia nel 2015 le nascite sono state 488 mila (-15 mila), nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia. Il 2015 è, infatti, il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità, giunta a 1,35 figli per donna. L’età media delle madri al parto sale a 31,6 anni. Il Molise, insieme a Liguria, Sardegna e Basilicata è la regione in cui ci sono meno nati: il tasso di natalità si assesta al 7,2 per cento contro quello di mortalità pari all’11, 5. Numeri questi che generano nella piccola regione un tasso di incremento naturale del – 4,3 per cento.
Più feconde in Molise le donne straniere rispetto alle italiane che va dall’1,15 per le molisane all’1,76 per le altre. Per le straniere si abbassa poi anche l’età media del parto che si assesta sui 28 anni, rispetto agli oltre 32 anni delle molisane.