Equiparare le retribuzioni dei Vigili del Fuoco a quelle della Polizia di Stato che fa capo allo stesso Ministero dell’Interno. Per questo motivo sono scesi in piazza i pompieri di tutta Italia e quelli del Molise. In modo particolare, ciò che viene rivendicato dal Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, è l’insufficienza dei 103 milioni di euro, che dovrebbero servire a rivedere le retribuzioni e la riforma delle carriere dei Vigili del fuoco. “Le risorse – ha spiegato il segretario provinciale del Conapo Francesco Palladino – sono insufficienti ad allineare i nostri stipendi a quelli dei colleghi della Polizia. Servirebbero almeno 50 milioni di euro in più“.
“Se non saranno stanziati altri fondi, ci sarà inevitabilmente uno sciopero nazionale”, ha detto poi Palladino, che ha anche ricordato come sia stato consegnato al prefetto di Campobasso, Maria Guia Federico, un documento con le richieste da inviare al Governo.
Le differenze di salario ci sono e sono anche sostanziose. “Si va – ha spiegato ancora Palladino – dai 300 euro delle qualifiche più basse, ai 600-700 euro a quelle più alte, e se poi si arriva a qualifiche speciali si può arrivare anche a mille euro. Noi – ha precisato – non chiediamo privilegi, ma semplicemente di essere equiparati agli altri”. Per il Conapo inaccettabili sono anche i termini dell’accordo stipulato nei giorni scorsi dalle altre sigle sindacali e dai vertici del Governo. Per questo motivo il segretario generale del sindacato, Antonio Brizzi, ha iniziato uno sciopero della fame, in atto ancora oggi a Roma per sensibilizzare tutto il mondo politico sulla questione.
“Non chiediamo nulla che non ci spetti e nelle richieste non teniamo nemmeno conto dei tanti rischi che ogni giorno corriamo e per i quali le medaglie spesso non bastano”, ha poi concluso Palladino.