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Frane e dissesti stradali, la perla del Molise rischia l’isolamento. A Bagnoli del Trigno “pronti a riconsegnare le tessere elettorali”

La ‘perla del Molise’ rischia l’isolamento. A Bagnoli del Trigno, che con i suoi 700 abitanti è l’unico comune molisano a non conoscere la parola disoccupazione (anche in relazione a un forte tasso di emigrazione ndr) l’accesso al paese è messo a rischio da frane e dissesti stradali. Sono esausti abitanti e imprenditori della zona, molti dei quali si sono riuniti in un comitato spontaneo di protesta e si dicono prontI alla restituzione delle tessere elettorali.

A parlare è il presidente del comitato, Franco Mastrodonato, che accende i riflettori su una vera e propria situazione emergenziale. Proprio in un momento dove gli esponenti della politica locale affollano i tavoli decisionali per la corsa alle prossime regionali i problemi del territorio rischiano di incancrenirsi nell’indifferenza più totale.

La situazione nel paese che per il suo aspetto caratteristico e suggestivo è stato ribattezzato la ‘perla del Molise’ è, infatti, precipitata. A essere franta in più punti è la strada per “Sprondasino” e il suo punto più critico ha raggiunto il livello massimo di pericolosità; la rete di protezione viene spostata in continuazione restringendo la carreggiata sempre di più, lasciando sul fianco una voragine a dir poco paurosa. E dire che, pur al limite, continuano a passarci camion e pullman.

La strada per Civitanova del Sannio, è interessata da un’altra frana che continua ad avanzare restringendo la carreggiata.  La strada per Salcito è chiusa ormai da tempo, mentre la Strada Statale 74 verso Pietracupa (interessata da una determina della Regione per l’inizio dei lavori) è ridotta anche peggio di un colabrodo.

“In tutto questo – dice Mastrodonato – anche l’amministrazione comunale tarda a prendere posizioni nette e decise”.

Una situazione, quella vissuta dagli abitanti del caratteristico borgo incastonato nella roccia, “al limite della decenza” e per la quale il comitato spontaneo di protesta oltre alla restituzione delle tessere elettorali in occasione delle elezioni del 22 aprile, sta già pensando ad altre forme di protesta più incisive. Le idee degli abitanti del piccolo paese sono, infatti, anche al vaglio della comunità bagnolese nella Capitale.

Redazione

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