‘Di sana e robusta Costituzione’: alla scuola primaria ‘Nicola Scarano’ di Campobasso approda la legge delle leggi
MASSIMO DALLA TORRE
“Di sana e robusta Costituzione”: questo il leitmotiv che ha caratterizzato il progetto avviato lo scorso ottobre e terminato nei giorni scorsi, che ha visto protagonisti attivi gli alunni delle terze elementari della scuola primaria “Nicola Scarano” di Campobasso. Iniziativa che ha trovato il fulcro negli insegnamenti sui principi fondamentali della Costituzione.
Principi illustrati dal direttore dell’area terza della regione Molise, la signora Alberta de Lisio come la chiamano i bambini, che, con eleganza e sensibilità da brava maestra, specialmente quando si affrontano materie come la Costituzione, per la difficoltà ad illustrarne i contenuti che dovrebbero essere il vettore per l’intero Paese, ha tenuto le lezioni settimanali sulla legge delle leggi, anticipando così i contenuti che saranno oggetto di studio in quinta elementare. “Con filastrocche, canzoni, poesie, disegni ma soprattutto filmati in cui visivamente hanno dato corpo ad esempio, all’art. 4 che riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto, sono stati letteralmente portati per mano 65 bambini insegnando loro le basi per diventare buoni cittadini. Bellissima ed attiva è stata la risposta degli alunni che hanno lavorato alacremente e con impegno assieme alle loro insegnanti, accostando ai contenuti civici metodologie didattiche alternative, come l’utilizzo di piattaforme e-learning”, tant’è che i risultati del progetto sono stati presentati nel corso di una lezione speciale tenuta proprio dai bambini alla fondazione cultura ex palazzo GIL di Campobasso.
Un progetto sperimentale che ha già ottenuto ambiti riconoscimenti per l’impegno e la buona pratica condotta come la medaglia di rappresentanza del Capo dello Stato e la nota di plauso dell’assessore regionale alla scuola della regione Emilia Romagna, Patrizio Bianchi che, anche se non presente materialmente perché impegnato altrove, nel messaggio inviato, ha tenuto a sottolineare, “come nel momento in cui ogni giorno la nostra vita collettiva sembra minata da vecchi e nuovi populismi che vogliono smantellare il senso stesso della nostra convivenza, è fondamentale ritrovare vie per un’educazione alla civiltà. In una fase in cui il prolungarsi della crisi fa emergere sempre nuove iniquità e divisioni, è necessario quanto mai richiamare tutti al significato di giustizia, eguaglianza e libertà. La via intrapresa in Molise dalla straordinaria iniziativa riporta dentro le aule delle scuole elementari, la riscoperta, non solo per i bambini ma anche per le famiglie, di quel monumento alla civiltà che è la nostra costituzione repubblicana. Non una costituzione elargita per volontà di Dio o di un regnante benevolo, ma costruita da una comunità che dopo venti anni di dittatura ritrovava o forse trovava per la prima volta una propria identità basata su principi che, riletti oggi dopo quasi settanta anni, dimostra ancora una forza innovatrice che nessuna parola delle moltissime, che oggi riempiono e a volte travolge le nostre giornate è in grado di presentare. Parlare ai bambini con le parole della Costituzione vuol dire ricercare quel fondo di essenzialità umana, che costituisce la base stessa della democrazia. La diffusione di questa esperienza diviene un contributo per ridare speranza a un Paese che sembra confuso, ma che ha straordinarie capacità sommerse e che può ripartire solo operando perché le parole della costituzione ritrovino vigore nei cuori dei nostri figli. Parole come libertà, eguaglianza, giustizia, lavoro nella nostra costituzione sono fondamento e cemento di democrazia perché non vanno considerate una alla volta, in una sorta di menù culturale e politico cui attingere per usare, spremere e poi gettare. Nella nostra Costituzione queste parole vanno intese assieme, come elementi di uno stesso concetto, che partendo dalla dignità umana ne ricostruisce le condizioni per una vita collettiva effettivamente democratica. Ecco perché si deve necessariamente ritrovare il coraggio della parola che costruisce”.
A dare ulteriore valenza al progetto l’intervento dell’assessore all’istruzione e alla formazione professionale della regione Molise, Michele Petraroia che ha fortemente sostenuto l’iniziativa rafforzandone la valenza che, in un Italia sempre più confusa, proprio nella Costituzione dovrebbe trovare quei valori che purtroppo spesso vengono meno ma che fortunatamente sono salvaguardati dalla parte più schietta, pura, sincera: i bambini di oggi, uomini del domani.
Bambini che hanno prestato particolare attenzione anche al prof. Filippo Bruni, dell’Università degli studi del Molise, che ha parlato loro su “didattica e tecnologie: la scuola e il web 2.0”.
Il tutto a dimostrazione che per essere un buon cittadino non necessita assolutamente essere adulti anche perché sono proprio gli adulti a calpestare la Costituzione da considerare non una sterile elencazione di articoli, ma un insegnamento che nel 1947 segnò decisamente il passo per un Paese che veniva fuori dagli orrori della guerra che proprio la Costituzione aberra, nega e soprattutto combatte con le parole molto più letali delle armi vere e proprie.