“Chiamiamo al Comune e non rispondono, i vari assessorati fanno scaricabarile, ci sentiamo abbandonati”. “Guardi come siamo ridotti, sporcizia ovunque, muri fradici, muffe sulle pareti, si può vivere in queste condizioni”? Queste le parole con cui i residenti delle case popolari di Campobasso, in particolare di via Jezza e via Quircio, hanno espresso la loro rabbia per la situazione che sono costretti a patire da tempo. Ad ogni acquazzone, sempre la stessa storia: acqua che penetra dappertutto, dai piani alti a scendere, sia nelle trombe delle scale di alcuni condomini che nelle mura, giù fino agli scantinati; non occorre essere ingegneri per capire i rischi che si corrono.
Si tratta di una situazione per la quale nessuno prova a porre rimedio. Anzi – secondo il Coordinamento delle Sinistre di Opposizione – Molise, il Comune avrebbe quasi “incolpato gli inquilini per il degrado”.
Lo stesso Coordinamento fa, infatti, sapere che “l’amministrazione ha inviato una lettera ai condomini di una di queste palazzine con la quale s’impegna a ripulire gli scantinati, ovvero aree comuni accessibili a tutti, animali compresi, e divenute ormai discariche, a spese dei condomini stessi. Cioè persone estranee buttano qui i loro rifiuti, vi bivaccano e i danni devono pagarli i residenti? Ovviamente, per infiltrazioni, muffe e quant’altro, nessuna impegno ad intervenire”.
“Come partiti comunisti, – dicono ancora dal Coordinamento – esprimendo solidarietà ai residenti, lanciamo un appello alla giunta Forte ed alle istituzioni in generale, sperando che agiscano come si dovrebbe: non sarebbe oltremodo tollerabile l’incapacità di mettersi nei panni di questi cittadini, a non voler attuare una seria campagna di riqualificazione dell’area. Non è possibile – concludono – vedere tante disparità a Campobasso: ieri, città giardino, oggi, zone curate ed altre, specialmente quelle periferiche, abbandonate a se stesse. Non possono esistere cittadini di serie A e di serie B. Avere un’abitazione è un diritto, la casa, anche se popolare deve essere dignitosa”.