Covid, in Molise il 18 gennaio si torna a scuola. Didattica in presenza anche per gli studenti di Campobasso, ma il sindaco denuncia ancora carenze sulla conoscenza della situazione epidemiologica della città
Il 18 gennaio in Molise si torna a scuola. Nell’attesa di conoscere, domani, in che fascia di colore la ventesima regione sarà classificata dal Governo, nel corso del Tavolo Covid in riunione ieri, 12 gennaio, in Consiglio regionale, il presidente Toma ha fatto sapere che la prossima settimana potrà avvenire la ripresa della didattica in presenza.
Sono state, infatti, potenziate le corse del trasporto pubblico: 85 corse aggiuntive per la provincia di Campobasso, 25 per quella di Isernia.
Secondo quanto emerso dalla riunione di ieri, inoltre, la Protezione Civile è pronta per essere presente nei pressi dei terminal bus o dinanzi agli istituti scolastici al fine di evitare assembramenti.
Si tornerà a scuola anche a Campobasso, dove però il sindaco Gravina continua a denunciare carenze circa i dati sulla situazione epidemiologica della città.
Nei giorni scorsi, proprio in seguito a ulteriori richieste ufficiali del sindaco di Campobasso, Asrem ha preso ad inviare dei nuovi report all’Amministrazione comunale che però, secondo l’amministrazione, mostravano incongruenze ed imprecisioni, indicando, ad esempio, tra gli attualmente positivi anche persone purtroppo già decedute o, come è stato fatto notare, persone che da tempo hanno già ottenuto dalla stessa Asrem riscontro ufficiale della propria guarigione.
“Al netto di una continua verifica di quanto ora, dopo oltre un mese di richieste ripetute, viene sottoposto dall’ASREM alla nostra attenzione e sperando che la comunicazione dell’Azienda possa essere affinata e corretta in tempi oramai davvero non più rinviabili, – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – i dati che ad oggi abbiamo sulla situazione degli attualmente positivi in città si attestano intorno alle 120 persone. Purtroppo, per quanto ci riguarda, è impossibile essere più precisi in merito, tenendo conto del tipo di dati che abbiamo ricevuto e che, come detto, Asrem sta provvedendo, su nostra indicazione, a ripulire ulteriormente.
È ovvio – ha aggiunto – che per poter comprendere gli sviluppi reali della situazione epidemiologica in città, oltre ai dati che stiamo chiedendo, molto dipenderà anche dal numero di tamponi che in queste settimane l’Azienda sanitaria potrà continuare a garantire, perché il monitoraggio costante della popolazione, ovviamente secondo i protocolli sanitari stabiliti, è il vero punto nodale che permette di non perdere il controllo delle possibili diramazioni della catena epidemiologica.
La situazione generale in città, per quanto necessiti di ulteriori quotidiani approfondimenti, chiama tutti noi ad un’assunzione di responsabilità per ciò che riguarda il rispetto continuo delle misure di prevenzione per la diffusione del contagio stabilite a livello nazionale per ogni ambito e per ogni momento della nostra vita quotidiana, ed il perché, oramai, ad un anno dall’inizio di questa pandemia, è sufficientemente chiaro ad ognuno di noi, – ha rimarcato il sindaco – così come va sottolineato che è dai nostri comportamenti singoli che dipendono poi le successive adozioni di provvedimenti come quelli legati alla definizione delle zone nelle quali i singoli territori vengono inseriti dopo i rilevamenti sistematici del Ministero.
Le misure attuate nei giorni scorsi e che hanno previsto l’interruzione delle attività didattiche in presenza in città per le scuole primarie, per le scuole dell’infanzia, gli asili nido e le sezioni primavera – ha voluto specificare il sindaco – sono state prese tutt’altro che a cuor leggero, ben consci delle problematiche che andavano a toccare, ma era necessario, al termine di un periodo particolare come quello delle festività natalizie e in assenza di dati, accertare con chiarezza quale fosse la situazione dello sviluppo pandemico in città. Per conoscere la verità in tal senso, ci siamo impegnati a fondo e continueremo a farlo – ha sottolineato il primo cittadino del capoluogo – con l’unico fine che compete ad un’amministrazione in una situazione d’emergenza come quella che stiamo vivendo, ovvero quello di mettere, prima d’ogni altra cosa, in sicurezza sanitaria la nostra comunità.
Attualmente, tenendo conto dei dati raccolti, – ha detto in conclusione Gravina – a Campobasso è prevista, per lunedì 18 gennaio, la ripresa, per le scuole, delle attività didattiche in presenza, così come la riapertura delle scuole dell’infanzia, degli asili nido e delle sezioni primavera”.