Cronaca

Covid-19, contagi fermi a 222. 165 i pazienti asintomatici, 6 i guariti: il bollettino dell’Asrem

Sui traferimenti a Venafro i dem chiedono chiarezza

I dati dell’Asrem diffusi poco fa e riferiti alle 11 di oggi, 7 aprile 2020, indicano che i contagi in Molise sono fermi a 222. 1703 i tamponi effettuati, di cui 1481 risultati negativi.

30 in totale i pazienti ricoverati al Cardarelli di Campobasso, di cui 4 in Terapia Intensiva, 1 in Terapia subintensiva, 25 in Malattie Infettive.

Un paziente positivo è, invece, ricoverato al Veneziale di Isernia in Ortopedia. 9 i pazienti positivi ricoverati al Neuromed.

I pazienti postivi isolati sono complessivamente 165. Di questi 20 sono stati quelli asintomatici dimessi e 145 sono gli asintomatici a domicilio.

Sale a 6 il numero dei guariti definitivamente. Fermo a 13 il numero complessivo dei decessi.

Negativo anche il sindaco di Baranello Marco Maio che ha informato la cittadinanza con un sms, facendo anche sapere di mettere al corrente i residenti su quello che sarà l’esito di ulteriori tamponi ancora in corso.

I rappresentanti dell’amministrazione comunale si sono dovuti, infatti, sottoporre ai test dopo il contagio dle vice-sindaco.

Questi, dunque, i numeri dell’emergenza di questa mattina, dopo una giornata di ieri in cui non si sono registrati nuovi contagi, ma la questione delle case di riposo è esplosa con tutta la drammaticità del caso.

Ieri sera, infatti, i pazienti positivi asintomatici delle case di riposo di Agnone e Cercemaggiore sono stati trasferiti all’ospedale di Venafro.

13 i pazienti della casa di risposo del centro dell’Alto Molise, 5 di quella del centro in provincia di Campobasso che erano stati in prima battuta trasportati al Vietri di Larino.

Una fila interminabile di ambulanze ha ricordato a molti la foto agghiacciante dei carri aramti di Beragamo.

Il trasferimento sarebbe stato necessario dopo che nella struttura di Agnone dove numerose sono state le persone risultate positive, la direzione e il personale della casa di riposo non ha più garantito più assistenza.

Intanto sulla questione vogliono vederci chiaro i consiglieri regionali dem, soporattutto vogliono assicurarsi se la procedura di trasferimento sia avvenuta in totale sicurezza per i pazienti e i sanitari.

“Sui tristi e ancora incomprensibili fatti di questa notte ho appena presentato, insieme al Consigliere Facciolla, una interrogazione urgente perché si faccia piena luce sulla vicenda dei trasferimenti degli anziani di Agnone e Cercemaggiore all’ospedale di Venafro”. Fa sapere la consigliera regionale Micaela Fanelli che esprime la “massima vicinanza alle persone anziane che stanno affrontando la battaglia più difficile della loro vita e la massima solidarietà a loro e alle loro famiglie in apprensione, anche perché al momento non riescono ad avere informazioni sui propri cari”.

“Chiediamo – dice ancora – di avere dal Governatore Toma tutte le informazioni per comprendere i motivi di quella che appare come una gestione confusa e potenzialmente rischiosa. Sia per i pazienti, che per il personale incaricato dei trasferimenti e della loro presa in carico. Troppe le domande che, al momento, restano senza le necessarie e doverose risposte. Chi ha assunto la decisione di trasferire i pazienti positivi delle case di riposo di Agnone e Cercemaggiore a Venafro e quelli di Cercemaggiore prima a Larino e poi a Venafro?
Sulla scorta di quali valutazioni?
L’ospedale di Venafro è stato strutturalmente preparato per accogliere pazienti Covid?
Il personale è adeguatamente formato e protetto per affrontare questa situazione emergenziale?
In caso di aggravamento delle loro condizioni di salute e di necessità di terapia intensiva, questi poveri anziani dove saranno portati? A Larino o a Campobasso?
Le famiglie sono state informate sui trasferimenti e sulle condizioni di salute dei loro familiari?
Perché non è stato informato il Consiglio regionale, che proprio ieri si è riunito, stravolgendo il piano regionale dell’emergenza? È stata forse una scelta voluta, quella di mantenere la massima Assise all’oscuro di quanto si stava decidendo?
Quali misure intende assumere la Regione e l’Asrem per prevenire analoghe situazioni? E, soprattutto, basta cambi di idee e improvvisazioni!”

“Fatti gravi accadono e si accavallano giorno dopo giorno – conlcude Fanelli – ed esigono risposte chiare ed immediate da parte del Presidente Toma che, ancora una volta, si sta dimostrando sempre più inadeguato a gestire questa emergenza. Parimenti, lancio un appello a tutte le comunità molisane, affinché si abbandonino logiche di campanile ed ognuno sia pronto ad offrire, a tutti, tutta la necessaria assistenza. Non sposiamo la logica dell’egoismo e del campanile, ma quella dell’accoglienza e della solidarietà!”

Redazione

CBlive

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