Chiarezza sulla morte del ‘gigante buono’. La Procura indaga sul decesso di Mariano Credico
Sarà la magistratura a fare chiarezza sulla morte di Mariano Credico, agente Digos e da sempre precursore del rugby della città, deceduto lo scorso 28 giugno nel reparto di rianimazione all’ospedale di Teramo.
Sulla salma del 40enne, riesumata ieri dal cimitero di San Giovanni in Galdo è stata, infatti, effettuata l’autopsia disposta dalla Procura di Campobasso, dopo che i familiari hanno chiesto di fare chiarezza sul decesso. Mariano si sarebbe potuto salvare? È questa la domanda a cui dovrà ora rispondere la macchina della giustizia.
Il cuore di Mariano ha smesso di battere dopo alcuni giorni che il giovane si trovava al nosocomio di Teramo, dove era stato trasferito dal Cardarelli di Campobasso.
Mariano nel gennaio 2014, dopo un malore, aveva vinto la partita contro il destino, grazie a un intervento chirurgico alla Fondazione ‘Giovanni Paolo II’. In quell’occasione si riprese dopo la riabilitazione, ma fu costretto a lasciare il suo posto di agente della Digos.
A seguito di quell’episodio che lo aveva costretto a non indossare più la divisa, Mariano aveva avviato a San Giovanni in Galdo un allevamento di lumache, che lo rendeva orgoglioso. Era riuscito a vincere una partita difficile, ripartendo anche a livello professionale con grande successo.
Lo scorso 28 giugno Mariano però non ce l’ha fatta, perdendo la sua partita più importante. Ai suoi funerali in tantissimi sono stati gli amici e gli amanti del rugby, venuti anche da fuori regione, che gli hanno voluto rendere omaggio.
La perdita di Mariano ha scosso la città di Campobasso e numerosi centri vicini, tra cui proprio San Giovanni in Galdo, comune dove il 40enne era nato e cresciuto e, dove risiedeva attualmente.
A poco più di un mese dalla sua scomparsa la memoria del poliziotto con la passione per il rugby è stata ricordata durante l’apertura di Jazz in Campo-Jazz in Galdo, mentre il suo paese è pronto a rendergli omaggio durante il ‘Morrutto Street Fest’, in programma nel mese di agosto a San Giovanni in Galdo.
Momenti per non dimenticare il ‘gigante buono’ sulla cui morte i familiari chiedono solo che venga fatta chiarezza.