Cronaca

Capracotta non è solo neve e prodotti caseari. In Alto Molise la raccolta delle erbe spontanee promuove l’ecosostenibilità

antonio-dandrea1
Antonio D’Andrea

ANDREA VERTOLO

Il sole della mattina comincia a riscaldare il paese di Capracotta, ancora avvolto dal sonno. Dei cesti in vimini sono poggiati in piazza Stanislao Falconi la quale, con i suoi 1421 metri sul livello del mare, è la seconda piazza più alta dell’Appennino. E’ proprio qui che si sono dati appuntamento un piccolo gruppo di raccoglitori i quali hanno risposto all’iniziativa prevista dal programma natalizio 2016-2017 del Comune dell’Alto Molise.

Come da cartellone, infatti, l’associazione ‘Vivere con cura’ ha organizzato la raccolta della rosa canina con conseguente laboratorio alimentare e cosmetico nella “Casa delle Erbe”. Un’esperienza sicuramente rara e irripetibile per scoprire i segreti delle erbe spontanee presenti tra le bellissime montagne molisane.

Questa della raccolta, in particolare, non è un’attività isolata al solo cartellone natalizio. Capracotta, infatti, è uno dei paesi pionieri nella riscoperta della raccolta e della lavorazione delle erbe spontanee, quelle piante come l’ortica, la rosa canina, la borragine, la camomilla, solo per citarne alcune, che nascono nella natura incontaminata mantenendo  intatte quelle proprietà nutrizionali che un tempo servivano alle comunità del posto per alimentarsi e autosostenersi.

Proprio a Capracotta, inoltre, si organizza ogni anno il Festival delle Erbe che rappresenta uno degli eventi di settore più importante che si svolgono sul territorio nazionale.

A guidare il gruppo nella raccolta dei frutti che nascono spontaneamente ai piedi di Monte Campo, c’è Antonio D’Andrea, esperto di erbe spontanee nonché presidente dell’associazione ‘Vivere con cura’. “Ho conosciuto la rosa canina tanti anni fa – ci spiega – attraverso una mia amica tedesca, in quanto questa pianta è molto utilizzata in Germania e nell’est Europa. Qui ne abbiamo tanta e di ottima qualità, soprattutto a Capracotta e dintorni, ma purtroppo non abbiamo una cultura adeguata sulle erbe spontanee, le quali andrebbero rivalutate molto, in quanto sono ricchissime di sali minerali, oligoelementi e vitamine. Inoltre – ha proseguito D’Andrea – possono diventare anche un’economia diffusa per il territorio, sia per la raccolta che per la trasformazione. Noi come ‘Vivere con cura’  siamo, in questo senso, scuola per lo studio di queste piante sia per le fasi successive di raccolta che per la produzione”.

“L’associazione – ha sottolineato Antonio D’Andrea – è nata 31 anni fa a Milano dall’incontro di più associazioni per promuovere una divulgazione delle pratiche ecologiche. A Capracotta siamo nati 13 anni fa, quando abbiamo deciso di mettere insieme i saperi tradizionali con quelli di ultima generazione, il tutto unito con corsi e laboratori di produzione alimentare e cosmetica. Quello che più risponde alla realtà”- ha poi aggiunto D’Andrea”- è proprio il laboratorio sulle erbe spontanee, in quanto a Capracotta si è preservata la natura intatta e anche grazie al clima queste piante danno il meglio di sé”.

Capracotta, quindi, non è solo sci di fondo e prodotti caseari, ma anche scuola e incubatore di un’idea, quella della vita ecosostenibile. Questo paese dell’Alto Molise è un grande esempio di come, attraverso la raccolta e la lavorazione frutti selvatici e spontanei, si possa offrire anche un’economia alternativa che poggia le sue basi sulla qualità dei prodotti e sullo stile di vita genuino che solo la natura incontaminata può garantire.

 

 

 

 

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button