Canoni di locazione della Regione, Frattura: “Dal 2013 tagli per oltre 1,7 milioni. Nessuna lezione dai grillini parlanti”
“Nessuna lezione dai grillini parlanti”. Ci va giù duro il governatore Frattura nella risposta indirizzata agli esponenti del Movimento 5 Stelle e alle loro contestazioni circa i fitti di locazione pagati dalla Regione Molise, tema sul quale appena ieri a Palazzo Moffa è stata convocata una conferenza stampa.
“Dal 2013 al 2016 – esordisce Frattura – abbiamo riconsegnato ben 11 immobili di proprietà privata, per decenni sedi di uffici regionali. Dal prossimo 1° gennaio 2017 le spese per i fitti saranno di 514 mila euro, quando ci siamo insediati ammontavano a 2,4 milioni di euro, un taglio complessivo che supera il 75 percento: lo abbiamo fatto noi. Ancora prima di disdire i relativi contratti di locazione, nel 2013, subito dopo il nostro insediamento, – sottolinea il numero uno di via Genova – abbiamo provveduto alla rimodulazione dei canoni di fitto: primi 50 mila euro risparmiati. E così, in questa logica di riorganizzazione attenta al risparmio e all’efficienza della nostra macchina amministrativa, siamo andati avanti e oltre”.
“Abbiamo disdetto – prosegue – contratti di locazione ovunque sia stato possibile optare per sistemazioni in immobili di proprietà della Regione Molise o, in soli tre casi, per scelte meno onerose attraverso accordi con altri enti pubblici territoriali.
Da 2013 al 2016 abbiamo riconsegnato nello specifico: a Campobasso gli immobili di via Toscana 9, di via Mazzini 126, di via Giovannitti in zona industriale; a Isernia gli immobili di via Garibaldi al n.92, di Viale dei Pentri al n.22/25 e di Corso Risorgimento al n.260; ad Agnone l’immobile di via Gamberale, 4; a Venafro l’immobile di via Campania, 4; a Montenero di Bisaccia l’immobile di via Massangioli, 22; a Bojano l’immobile di via Salvo D’Acquisto; a Trivento l’immobile di via Tizzone, 2″.
“La disdetta degli affitti – evidenzia Frattura – ci ha consentito di risparmiare 700 mila euro l’anno. E 700 mila euro corrispondono a un’economia iniziale, risparmi ulteriori per 1.086.766,48 euro arriveranno dagli immobili in fase di imminente riconsegna di via Cavalieri di Vittorio Veneto, 8 a Termoli; via Toscana 45, 55, 63, 71 a Campobasso; via Nazario Sauro a Campobasso; via Farinacci, 9 a Isernia. Anche le scelte che abbiamo effettuato per le nuove locazioni sono state tutte improntate a una gestione oculata con l’individuazione di sedi di proprietà di enti pubblici a prezzi molto più contenuti rispetto a quanto pagato prima. Nuovi uffici sono a Campobasso nella vecchia sede dell’Inail in via Umberto (costo annuo 89.760 euro per 1.300 metri quadri); a Isernia nella sede della Provincia di via Berta (costo annuo 29.934,38 per 750 metri quadri) e nella proprietà dell’Agenzia del Demanio (13.560 euro l’anno per circa 210 mq)”.
“Senza alcun fondamento, dunque, – tuona Frattura – gli addebiti che gli esponenti regionali del Movimento 5 Stelle ci fanno in relazione alle doppie spese di fitto. Le operazioni di trasloco degli uffici sono state precedute da interventi di adeguamento dei nuovi locali individuati. La riorganizzazione della macchina amministrativa con l’introduzione dei Dipartimenti regionali ha comportato uno studio articolato per la nuova geografia del personale dipendente. In merito alla sede dell’ex Inail, aperta, la faciloneria grillina dello scandalo a tutti costi evidentemente ritiene cosa da poco lo spostamento di interi servizi da via Toscana non solo verso via Umberto, ma anche verso lo stabile di proprietà della Regione di via Sant’Antonio Abate, dove fino a quel momento era la Protezione civile, intanto concentrata nella base di Campochiaro.
Di fronte a questo nuovo quadro generale, ci soffermiamo su 89 mila euro l’anno e facciamo finta che niente sia successo. E invece nel 2012 la Regione spendeva in costi di locazione 2.417.814,12 euro, la spesa generale per gli affitti nel 2016 ammonta a 1.601.455,17 euro e dal 1° gennaio 2017, cioè tra poco più di due mesi, la porteremo a 514.688,69 euro.
Siamo passati da 2,4 milioni a 500 mila euro l’anno. In ultimo, vale la pena evidenziare che con gli stanziamenti inseriti nel nostro bilancio regionale (a proposito di trasparenza), dal 2013 al 2016 la Regione ha provveduto anche a coprire le spettanze pregresse, debiti, relative ai contratti di affitto in essere: nel 2017 grazie al nostro lavoro di fatti concreti e poche chiacchiere avremo sanato tutte le situazioni debitorie pure in questo settore. La riorganizzazione della nostra Regione è stata ed è una priorità. Tra contestazioni e mal di pancia, abbiamo rimesso i conti in ordine. Nella prima metà del nostro mandato abbiamo risparmiato oltre il 30 percento delle spese di funzionamento della macchina amministrativa. Più di qualcuno è rimasto scontento, ma le opportunità di crescita si creano favorendo condizioni che consentano a tutti di scommettere su se stessi. Abbiamo tagliato laddove ci è sembrato giusto tagliare: poltrone, cda, sprechi, sperperi, esagerazioni, affitti. E lo abbiamo fatto – ha concluso Frattura – senza lezioni, indicazioni e suggerimenti dei virtuosi grillini parlanti”.