Campobasso, un laboratorio per lo spaccio in un’abitazione a Vazzieri: denunciato un giovane
Nel pomeriggio del 3 agosto, personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Campobasso ha fatto irruzione all’interno di una abitazione sita nel quartiere “Vazzieri” di Campobasso. L’operazione è scattata a seguito di una segnalazione da parte di alcuni residenti della zona che avevano notato un insolito andirivieni di ragazzi giovanissimi, che si recavano presso l’appartamento ove si intrattenevano per poco tempo per poi andare via frettolosamente. A seguito di tale segnalazione, gli agenti della Squadra Mobile hanno immediatamente attivato una mirata attività di indagine che ha portato ad effettuare una perquisizione all’interno dell’abitazione attenzionata. A seguito della quale sono stati rinvenuti circa 80 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, strumenti per la pesatura e materiale per il confezionamento delle dosi oltre ad una somma di 5000 euro, probabile provento dell’attività illecita. Pertanto, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria un ventenne di Campobasso, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Il giovane aveva realizzato un vero e proprio laboratorio all’interno della sua cameretta. Questo è solo l’ultimo di una serie di episodi portati alla luce dall’incessante attività di contrasto posta in essere dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Campobasso, diretta dal Vice Questore Marco Graziano. Episodi questi che destano un elevato allarme sociale che evidenziavano dopo anni di apparente tranquillità, una costante e preoccupante crescita del consumo di droghe leggere tra i giovanissimi. Negli ultimi anni il consumo di tale droga cosiddetta “leggera” oltre a subire un’impennata nel consumo quotidiano si è caratterizzata da un’evoluzione di qualità e tipologia, si parla ormai da diversi anni di marijuana geneticamente modificata (OGM) o supermarijuana. Si tratta di una varietà contenente una percentuale di THC di gran lunga superiore a quella presente nelle piante tradizionali, nomi eccentrici che riconducono alle loro caratteristiche organiche, come: “Afghan Kush Ryder, Ak 49, Bubble, Diesel, Sweet Tooth, Wabba, White Berry, sono solo alcuni delle centinaia di specie, purtroppo ben conosciute dai giovani tossicodipendenti.
Organi governativi ufficiali come la Presidenza del Consiglio di Ministri – Dipartimento delle Politiche Antidroga, ricordano che i gli effetti negativi e i danni che la cannabis provoca sull’essere umano sono molteplici. Gli studi scientifici più accreditati infatti hanno dimostrato che la cannabis è una sostanza psicoattiva, neurotossica per la salute mentale e fisica propria ed altrui. I danni maggiori sono quelli derivati dall’uso precoce (adolescenziale) di questa sostanza nel momento in cui il cervello si trova nella delicata fase di sviluppo e maturazione cerebrale. A tal proposito va sottolineato che la stragrande maggioranza di incidenti stradali mortali dovuti alla guida sotto l’effetto di sostanze è dovuto proprio a tale tipologia di droga e non solo, recenti studi hanno dimostrato che chi fa uso di cannabis prima dei 18 anni può avere una perdita di Q.I. (quoziente intellettivo), con declino neuropsichico. In un ottica non solo repressiva ma soprattutto di prevenzione, l’invito ai genitori da parte della Polizia di Stato è quello di vigilare costantemente sui propri figli, soprattutto nell’età adolescenziale che spesso sono attratti dalle scoperte di nuove esperienze e lusinghe di facili guadagni.