Bojano, simula il furto dell’auto sequestrata: denunciato dai Carabinieri
Erano le due di una notte di metà agosto, quando un giovane residente in area matesina, nel percorrere la SS 87, perse il controllo del proprio veicolo rimanendo coinvolto in un sinistro stradale, nel quale per puro caso non coinvolse altri utenti della strada e non riportando lesioni personali.
L’intervento di una “gazzella” dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Via Croce, consente il recupero del veicolo, visibilmente danneggiato e accerta, tra l’altro, che questi era privo della prevista copertura assicurativa RCA, motivo per il quale su indicazione del proprietario/conducente, affida l’auto ad una officina che opera anche il recupero su strada.
A distanza di qualche settimana, il giovane chiede di poter cambiare il luogo di custodia, onde evitarne le relative spese e dichiara ai Carabinieri della Compagnia matesina di volerlo custodire nella propria abitazione, come consentito dal vigente Codice della Strada.
In costanza di un controllo sulle modalità di custodia, seppur in assenza del proprietario, i Carabinieri non notano il veicolo nel luogo indicato e attivano accertamenti info – investigativi, dai quali emerge, tra l’altro, una foto postata sui social dal ragazzo, ove si nota lui nei pressi del suo veicolo caricato su un carrello per trasporto.
Ulteriore sospetto sorge quando questi, dopo pochi giorni, si reca in un Comando Stazione della giurisdizione e sottoscrive una denuncia di furto del proprio veicolo, occorso in una non meglio precisata data nei pressi della sua abitazione.
I successivi accertamenti esperiti sul titolare del carrello riprodotto nella foto, consentivano di individuare un 36enne residente in provincia di Salerno, che interpellato dall’Arma del posto, asseriva aver acquistato il veicolo in argomento, presente nel suo piazzale privo di targhe, corrispondendo l’importo di 550 euro al proprietario.
L’uomo però, non aveva richiesto al venditore di effettuare il regolare passaggio di proprietà, né tanto meno un documento equipollente che testimoniasse la cessione, ragion per cui dovrà rispondere di “incauto acquisto” (Art. 712 c.p.).
Il giovane, invece, risponderà all’Autorità Giudiziaria di simulazione di reato per aver denunciato falsamente il furto del proprio veicolo, da cui discende anche il reato di falsità ideologica in atto pubblico, nonché il danneggiamento e la sottrazione di cose sottoposto a sequestro a lui affidate in custodia.