Attentato a Manchester, sconcerto a Gildone, il paese di origine dei bisnonni di Ariana Grande
“Siamo sconcertatati per quanto è accaduto la notte scorsa la nostra piccola comunità lo è ancora di più per il legame che c’è con Ariana Grande”. Con queste parole si è espresso Nicola Vecchiullo, sindaco di Gildone, piccolo paese alle porte di Campobasso, di cui erano originari i bisnonni di Ariana Grande, l’artista 23enne che ieri sera aveva appena finito l’esibizione sul palco della Manchester Arena, il palazzetto dove un’esplosione ha devastato la zona delle biglietterie, uccidendo 22 persone, tra cui diversi bambini e, ferendone almeno 60.
A confermare il legame tra la popostar e il piccolo borgo molisano è l’associazione dei Gildonesi a Montreal, sui cui sito web sono apparse alcune foto di gildonesi ai concerti di Ariana Grande, ritratti insieme alla mamma della cantante, Joan Grande.
“I bisnonni di Ariana, Antonio Grande e Filomena Lavenditti, – ha detto il primo cittadino all’Ansa – emigrarono da Gildone verso l’America nel 1912″. “Grande è ancora oggi un cognome diffuso nel nostro paese anche se tanti sono emigrati in Belgio e in America. Negli anni cinquanta a Gildone – ha aggiunto Vecchiullo – c’erano tremila abitanti, oggi siamo solo ottocento”.
“Sono distrutta. Dal profondo del mio cuore, mi dispiace così tanto. Non ho parole”. Così, invece, la giovane cantante ha espresso intorno alle cinque di questa mattina su Twitter il suo cordoglio per la tragedia avvenuta al termine del suo concerto. L’artista, dopo il grave attentato rivendicato dall’Isis ha deciso di interrompere la parte europea del suo tour mondiale, che il 15 giugno l’avrebbe portata in Italia ad esibirsi al Palalottomatica di Roma e il 17 giugno al Pala Alpitour di Torino.
Intanto a Campobasso, in segno di lutto per le vittime dell’attentato, così come stabilito dal sindaco Battista, questa notte le luci del Castello Monforte resteranno spente.