Cronaca

A 90 anni si spegne il giornalista Nino Amoroso. Commendatore per meriti giornalistici, fu capo ufficio stampa del Ministro Giacomo Sedati

Corrispondente Ansa dal Molise, è stato dirigente del settore informazioni, stampa e pubbliche relazioni della Regione Molise per oltre 25 anni

Lutto nel mondo del giornalismo. Si è spento questa sera, sabato 13 aprile 2019, poco prima delle ore 20, il giornalista campobassano Nino Amoroso. Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 17 agosto. Nato a Montelongo, residente a Campobasso, era iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio dal 1952. Lascia la moglie Barbara Bertolini, anche lei giornalista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Molise.

Giornalista, dirigente del settore informazioni, stampa e pubbliche relazioni della Regione Molise per oltre 25 anni. È  stato presidente dell’Associazione della stampa di Campobasso, di cui è stato uno dei fondatori nel 1948.

Consigliere nazionale e componente del Comitato esecutivo dell’Ordine dei Giornalisti, vice Presidente dell’Associazione dei Giornalisti europei e del Gruppo uffici stampa, Consigliere di amministrazione dell’Istituto nazionale per la previdenza ai giornalisti (Inpgi). Già corrispondente dal Molise dell’agenzia giornalistica Ansa e del “Corriere della Sera”, “Il Giorno”, “Il Messaggero”, “Il Momento”, “The Associated Press”, “Il Globo”, ha collaborato con importanti quotidiani e periodici.

Ha diretto i periodici Il Coltivatore molisano e Agricoltura molisana e la rivista Archivio storico molisano.

È stato eletto dai giornalisti italiani nei più importanti incarichi in rappresentanza della categoria: Consigliere e componente della giunta esecutiva della Federazione nazionale della stampa italiana, vice-presidente dell’Associazione della Stampa romana, componente del Comitato di redazione dell’Agenzia Ansa, Segretario generale e quindi vice-presidente dell’Associazione nazionale della stampa agricola. Nelle elezioni del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Roma (2007) è stato eletto uno dei tre componenti del Collegio dei revisori, riconfermato nel 2010.

Negli anni Cinquanta è stato protagonista della realizzazione della riforma agraria nel Mezzogiorno, quale dirigente dell’Ente per la riforma fondiaria in Puglia, Lucania e Molise.

È stato capo ufficio stampa del Ministro dell’Agricoltura Giacomo Sedati e Presidente del Comitato regionale radiotelevisivo. Ha ricevuto il premio per la cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il premio Francesco Jovine per inchieste e servizi sui problemi meridionali.

Insignito motu proprio dell’onorificenza di Commendatore dal Presidente della Repubblica per meriti giornalistici.

Tra le pubblicazioni, Colonne di piombo (1963), L’agricoltura molisana oggi (1964), Storia del Giornalismo (1967), Il Pubblicista e le nuove frontiere dell’informazione (1988), in collaborazione con altri autori, tra cui Giovanni Spadolini e Giuseppe Morello.

Redazione

CBlive

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