A Campobasso un corso per tutori volontari per la tutela dei diritti dei minori stranieri non accompagnati
GIULIANA IANNETTA
I bambini e gli adolescenti che giungono in Italia senza i propri genitori, né qualcun altro che possa prendersene cura, sono sempre più numerosi e, pertanto, già da qualche anno, è emersa l’esigenza di trovare persone disposte ad aiutarli a trovare la loro strada e a non intraprendere percorsi sbagliati.
Per dare una risposta concreta al problema, è stato previsto l’avvio di un corso volto alla formazione di trenta nuovi tutori volontari da iscrivere in uno specifico elenco istituito presso il Tribunale per i Minorenni di Campobasso. È programmata, in particolare, una full immersion, che si svolgerà nel corso dei pomeriggi del 18, 19 e 20 febbraio 2019 ed avrà una durata complessiva di quindici ore.
Il percorso, nello specifico, è stato delineato grazie alla stipula di un nuovo protocollo d’intesa tra il Garante regionale dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano, ed il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Campobasso, Prospero Petti, lo scorso 23 gennaio 2019, che sostituisce il precedente del 2017.
L’iniziativa è volta ad assicurare la tutela dei diritti dei minori stranieri non accompagnati, favorendo il loro inserimento sociale mediante l’affiancamento di tutori volontari. Il Protocollo, pertanto, impegna il Tribunale per i Minorenni a mantenere un elenco di tutori volontari, da aggiornare con cadenza semestrale, nel quale iscrivere privati cittadini chiamati ad operare sull’intero territorio regionale. Ogni tutore, in particolare, dovrà tutelare il minore a lui affidato, ascoltarlo ed accompagnarlo fino al raggiungimento della maggiore età.
Il suddetto incarico, totalmente gratuito, potrà essere ricoperto da chiunque lo desideri, purché sia residente in Italia, abbia compiuto venticinque anni, goda dei diritti civili e politici, non abbia riportato condanne penali oppure sia soggetto a procedimenti penali o per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione e non ricorrano alcune condizioni ostative particolari (come, ad esempio, libera amministrazione del proprio patrimonio). I candidati, inoltre, devono essere in possesso almeno di un diploma di scuola secondaria superiore, conoscere le lingue straniere e avere una preparazione teorica o pratica in materia.
La domanda può essere presentata presso gli uffici del Garante regionale che, valutati il curriculum e la sussistenza dei requisiti necessari, ammette i richiedenti a partecipare al corso di formazione e, in seguito al suo esito positivo, li iscrive nell’elenco dei tutori volontari istituito presso il Tribunale per i Minorenni.