Bolli auto prescritti, tanti molisani pronti a impugnare le ingiunzioni di pagamento
La società di riscossione sta inviando richieste di pagamenti relative agli anni 2010 e 2011
La Regione Molise, attraverso l’Agente della Riscossione I.C.A. Srl affidataria insieme alla CRESET S.p.A. del servizio riscossione coattiva, sta inviando numerose richieste di ingiunzioni di pagamento per il bollo auto relativamente gli anni 2010 e 2011.
“Molti contribuenti molisani – fa sapere lo Studio Legale Iacovino&Associati – hanno ricevuto le illegittime richieste di pagamento per i bolli auto allo stato in parte prescritte e in parte non dovute per intervenuto pagamento, o perché inerenti autoveicoli rottamati”.
“La Regione Molise, quale ente impositore, anziché effettuare un controllo preventivo su ogni singola richiesta di pagamento – sostiene l’avvocato Iacovino – ed accertarsi circa la legittimità della pretesa, ha preferito notificare i provvedimenti senza alcun controllo applicando, addirittura, maggiorati, sanzioni e spese di notifica. Il tiro è quello di indurre i cittadini ignari a pagare”.
A rivolgersi allo Studio Legale Iacovino diversi contribuenti per impugnare le ingiunzioni di pagamento dei bolli, al fine di far dichiarare la pretesa prescritta e, pertanto, non dovuta.
Lo studio evidenzia come siano numerosi i precedenti in tema di prescrizione già accertati dalla competente Commissione Tributaria e ricorda come l’opposizione, con la richiesta di mediazione, vada proposta entro e non oltre i 60 giorni dalla notifica dell’ingiunzione.
“La società di riscossione – precisano i legali dello studio – non precisa, pur allegando il modulo con richiesta di informazione, se dall’invio del modulo il termine dei 60 giorni per impugnare l’ingiunzione è sospeso. L’utente, dunque, potrebbe far presente che il suo credito sia prescritto ma, non impugnando l’ingiunzione, si formerebbe un titolo che potrebbe essere messo comodamente in esecuzione ai suoi danni”.