Cronaca

Covid-19, 84 i nuovi positivi e cinque decessi. Dall’8 al 21 febbraio il basso Molise (27 Comuni) in zona rossa

Termoli, Acquaviva Collecroce, Casacalenda, Castelmauro, Civitacampomarano, Colletorto, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Mafalda, Montecilfone, Montefalcone nel Sannio, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Palata, Petacciato, Portocannone, Ripabottoni, Rotello, San Felice in Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano, Tavenna e Ururi. Questi i Comuni, che da lunedì 8 febbraio 2021, sono dichiarati, dall’ordinanza numero 9 del governatore Donato Toma, in zona rossa fino al 21 febbraio.

84 i positivi  al Covid-19 in Molise nella giornata di domenica 7 febbraio 2021, mentre in 31 hanno sconfitto il Coronavirus.

Preoccupa sempre la costa con 17 nuovi contagi a Termoli e 14 a Campomarino. Cinque i decessi per un totale di 293 da inizio pandemia: un 66enne di Castelmauro e un 65enne di Termoli, ricoverati in Terapia Intensiva, un 89enne di Campomarino, un 86enne di Palata e una 87enne di Campobasso ricoverati in Malattie Infettive.

1.408 sono gli attuali positivi in Molise, 1.162 nella provincia di Campobasso e 245 in quella di Isernia.

82 i ricoverati all’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso: 11 in Terapia Intensiva e 71 in Malattie Infettive.

Intanto, sulla zona rossa del basso Molise a commentare è il consigliere regionale del PD, Vittorino Facciolla, che scrive in una nota: “Non possiamo che essere soddisfatti di una tale decisione, d’altra parte l’auspicavamo da giorni e l’abbiamo chiesta a gran voce oggi pomeriggio. Ci chiediamo perché questa decisione non sia stata presa prima?! Il numero di contagi è cresciuto in modo vertiginoso in Basso Molise. Il monitoraggio degli ultimi due giorni riporta in modo inequivocabile il dato che ben il 30% dei nuovi positivi è di Termoli, il 50% se si considerano le due città di Termoli e Campomarino. Gli ospedali non hanno più posto in terapia intensiva e i nostri malati iniziano ad essere trasferiti fuori regione, per ora a Vasto. Bisognava cercare di impedire in tutti i modi che il virus potesse continuare a diffondersi con questa rapidità proprio perché sappiamo ormai che non possiamo garantire un’offerta sanitaria adeguata. La zona rossa è una misura preventiva, poteva e doveva essere applicata prima. E’ un dato di fatto che da quando Campomarino è diventata zona rossa i contagi hanno iniziato a rallentare. Speriamo che lo stesso avvenga per Termoli e il basso Molise”.

Redazione

CBlive

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