Scendono nuovamente in campo sul tema sicurezza delle scuole gli esponenti pentastellati di Palazzo San Giorgio che convocano un incontro con la stampa per affrontare la questione. Nel banco degli imputati il sindaco Battista e l’amministrazione, rei “di aver dichiarato il falso”.
Oggetto della questione su cui il primo cittadino avrebbe mentito, l’ispezione nell’aule della D’Ovidio di via Roma dove erano stati sistemati gli alunni di via Crispi.
“Abbiamo – racconta il consigliere comunale Simone Cretella – presentato un’interrogazione per conoscere gli esisti ufficiali dell’ispezione. A rispondere all’interrogazione lo scorso 11 maggio è stato l’assessore Maio che ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcuna ispezione. Dopo che abbiamo effettuato l’accesso agli atti abbiamo però scoperto che, non solo l’ispezione era avvenuta il 17 marzo, ma che il sindaco il giorno seguente ha avuto addirittura un incontro con il Dipartimento di prevenzione dell’Asrem”.
Un fatto questo,“gravissimo” sia per Cretella che per gli altri rappresentanti del Movimento 5 Stelle, per i quali “con l’omissione dei documenti si potrebbero configurare anche gli estremi penali per qualche reato”.
Non è tutto dato che, raccontano ancora i grillini, “l’ispezione ha interessato la messa a norma di alcuni locali della scuola a cui ha poi fatto seguito la richiesta inoltrata al sindaco da parte dell’Asrem di tutta la documentazione inerente la sicurezza dell’edificio. Documentazione – sottolineano ancora – che non è stata fornita e che a questo punto lascia pensare come la D’Ovidio possa anche non riaprire nel prossimo mese di settembre”. La paventata chiusura di quest’altro edificio, “destinato prima o poi, secondo le intenzioni dell’amministrazione Battista, a un uso socio-ricreativo e ad alcuni uffici comunali”, riaccende i riflettori su una delicata questione che, seppur complessa, va necessariamente affrontata in tempi brevi.
“Non è più possibile – dicono in coro Gravina e Praitano – navigare a vista. Bisogna agire per mettere in sicurezza i circa ottocento allievi interessati dalla situazione prima che torni a suonare la campana”.
I pentastellati pensano così a due possibili soluzioni: “i moduli prefabbricati o la possibilità di prendere in affitto da privati edifici a norma”. Per vagliare quest’ultima ipotesi il Comune aveva anche predisposto un bando esplorativo per venire a conoscenza di qualche privato interessato. “Un bando – chiosano ancora i grillini – in cui l’amministrazione non ha mai creduto più di tanto, nonostante tra le quattro risposte pervenute ce ne sia una che potrebbe rappresentare la soluzione migliore”.
I pentastellati, dopo aver riacceso i riflettori sul tema scuole sicure, si dicono pronti a proseguire nella “battaglia”, annunciando già come siano anche i genitori degli allievi della scuola di via D’Amato a stare “sul piede di guerra”. “La messa in vendita dell’edificio li preoccupa fortemente”, dicono infatti i grillini.
E proprio quest’ultimo tema ad aprire una parentesi è Roberto Gravina. “È evidente come con la vendita dell’edificio l’amministrazione vuole andare a reperire delle risorse che attualmente non ha e che non arriveranno di certo nell’anno in corso”.
fab.abb