Il Consiglio comunale di Campobasso ha dato l’ok al Regolamento del verde pubblico e privato. Si tratta, rivendicano da Palazzo San Giorgio, di un “lavoro di gruppo in cui è stato fondamentale l’apporto di competenze individuali e collettive, tecniche e culturali, interne ed esterne all’amministrazione”.
55 articoli suddivisi in 3 titoli che prevedono anche un sistema sanzionatorio con l’obiettivo di tutelare e valorizzare gli alberi monumentali e il patrimonio arboreo e floreale della città.
Via libera, dunque, agli orti scolastici, al verde pensile, agli orti urbani e alla regolamentazione del progetto “adotta un’aiuola” attraverso una rete costituita dai dall’amministrazione, dai cittadini, dal mondo dell’associazionismo, dai professionisti, dai docenti e dai ragazzi e da tutti coloro che hanno a cuore la tutela dell’ambiente.
“Nel convincimento e nella speranza, – sottolinea Carlo Landolfi, presidente Commissione Ambiente – che Campobasso possa tornare ad essere ‘La Città Giardino’ del Molise e dell’intero Paese”.
Landolfi che ha poi voluto ringraziare il sindaco Battista, l’assessore Ramundo, il consigliere Molinari delegato al verde e i colleghi di maggioranza e di minoranza come Viola, Sanginario, Felice, Montanaro, Libertucci e Cancellario tra cui in particolare il consigliere Cretella, nonché le strutture comunali competenti, ha poi ricordato come ora più che mai torni in mente proprio quell’appellativo di ‘città giardino’, che – ha detto – la nostra Campobasso si era guadagnata all’indomani del disastroso terremoto del 1805, quando parte del centro abitato venne ricostruito espandendosi ai piedi della collina, nei terreni un tempo occupati da campi coltivati e da boschi, dove venne edificato un intero nuovo borgo, moderno per l’epoca, destinato ad una borghesia emergente, con le piazze, i viali, le aiuole e le strade alberate”.