Un proficuo incontro, quello che il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha avuto, nel pomeriggio di giovedì 19 dicembre a Roma con il Ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. Un incontro durante il quale, il primo cittadino di Campobasso, ha avuto modo di confrontarsi con il diretto responsabile del Ministero dello Sviluppo Economico su una serie di interventi da poter realizzare nel territorio urbano di Campobasso.
“Con il Ministro abbiamo parlato della possibilità, tra le altre cose, grazie al finanziamento del Mise, di estendere la nostra rete wi-fi cittadina in zone ad oggi non coperte. – ha dichiarato a margine dell’incontro il sindaco Gravina – Potremmo così pensare di individuare delle zone periferiche dove ampliare la connessione, semplicemente occupandoci dei costi delle infrastrutture.”
Molto interessanti anche gli spunti ricavati nell’incontro di Roma sull’applicazione possibile dell’innovativo progetto Li-Fi anche nella nostra città. La sperimentazione della Tecnologia LI-FI o Light Fidelity, il metodo più moderno e innovativo per trasmettere dati in modalità wireless, è una tecnologia che sfrutta la modulazione della luce dei LED per la trasmissione di informazioni e risulta essere di notevole supporto per i disabili al fine di ricevere dati utili al miglioramento della fruizione nei luoghi della cultura. Lo si sta sperimentando, tra gli altri, anche al parco Archeologico di Pompei e potrebbe trovare un’attuazione nei luoghi di cultura cittadini (Musei, Gallerie civiche).
“Con il Ministro ho avuto modo di approfondire anche una serie di tematiche legate ai Contratti di sviluppo (da non confondere con i CIS) che potrebbero portare nuovi progetti imprenditoriali cittadini e lavoro potenziale. – ha aggiunto Gravina – Inoltre, abbiamo analizzato insieme ilpiano “Transizione 4.0” messo in piedi dal Ministero dello Sviluppo Economico e approvato nell’ultima legge di bilancio con 7 miliardi di euro. Con questo piano le piccole, medie e micro imprese, ossatura del Paese e del Molise,potranno accedere agli incentivi per il trasferimento tecnologico.”