Diciotto favorevoli e quattro contrari: passa il bilancio a Palazzo San Giorgio. Assenti l’opposizione (quasi tutta) e i tre ‘ribelli’ della maggioranza. Battista: “Leggere le relazioni per capire la bontà del documento contabile”
Bilancio approvato: maggioranza compatta e con diciotto voti passa, in Consiglio comunale, il documento finanziario. La squadra, guidata dal sindaco Antonio Battista, si è presentata al completo, eccezion fatta per i tre consiglieri che formano il cosiddetto intergruppo, Ambrosio, Colarusso e Madonna, e dopo aver respinto tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati delle opposizioni, ha detto sì al bilancio 2015 e al programma triennale delle opere pubbliche.
Soltanto quattro i voti contrari al bilancio: sono arrivati, infatti, i no soltanto da Pilone e Cancellario di Democrazia Popolare e da Cretella e Felice del Movimento 5 Stelle. Coralbo era presente a Palazzo San Giorgio, ma non ha preso parte al voto; tutti gli altri, invece, hanno disertato il momento conclusivo dell’assise più importante dell’anno.
Il sindaco Battista ha sottolineato “l’importanza di leggere le relazioni più che i numeri, freddi, per comprendere la bontà di questo bilancio, documento che – ha promesso il primo cittadino – nel 2016 sarà presentato con largo anticipo. Con questo documento – ha sottolineato – abbiamo ripreso in mano il governo di questa città. Abbiamo approvato un documento coraggioso che vede il contenimento di alcune tasse, come la Tasi, e il tasso invariato della Tari, ma solo per la mancata attivazione della raccolta differenziata. L’impegno – ha proseguito in aula Battista – è quello di recuperare risorse laddove sono disponibili. Sulle critiche – la sua conclusione – occorre capire quali siano costruttive e quali strumentali al gioco delle parti”.
Per concludere, Battista ha lanciato un monito alle commissioni consiliari, che per il sindaco devono essere “meno burocratiche e più celeri nelle questioni sulle quali lavorano”.
Al momento del voto, critiche le opposizioni presenti in aula. Per Cancellario si è votato un “bilancio copia e incolla rispetto a quello dello scorso anno”, per Cretella “un documento sul quale i pentastellati non hanno impiegato più di tanto tempo, per evitare di lavorare troppo e veder respinti tutti gli emendamenti, come è successo lo scorso anno”.
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