Da possibile assessore comunale alle dimissioni da consigliere e il ritorno nella società civile. La parabola discendente dell’ormai ex inquilino di Palazzo San Giorgio, Pasquale Colarusso, si è concretizzata con le dimissioni che l’esponente dei ‘Popolari per l’Italia’, traslocato nel frattempo nel gruppo ‘Centro Democratico’, ha rassegnato consegnandole all’Ufficio Protocollo.
Al suo posto entrerà Federico Sarli, anch’egli, come buona parte dell’attuale squadra di governo, già consigliere comunale di maggioranza nella scorsa legislatura con l’ex primo cittadino Gino Di Bartolomeo.
La decisione è arrivata dopo che il Comune di Campobasso ha avviato un contenzioso con l’ormai ex assessore, per il recupero di 77mila euro, che Colarusso avrebbe indebitamente percepito dal 2009 al 2013, nel periodo in cui ha svolto le funzioni di assessore alle Attività Produttive e allo Sport durante l’era di Gino Di Bartolomeo.
Colarusso, che aveva chiesto all’ente una rateizzazione del debito, ha anticipato la conferenza dei capigruppo, che avrebbe calendarizzato la presa d’atto della sua decadenza da parte del Consiglio comunale, evitando gli inevitabili imbarazzi nel corso dell’assise ai suoi ex colleghi.
C’è chi ritiene che Colarusso, politicamente parlando, non resterà con le mani in mano, alla vigilia di diverse scadenze elettorali e in una fase di generale riorganizzazione delle forze politiche, anche perché l’ormai ex consigliere non ha ancora digerito la mancata nomina nella Giunta Battista, promessa dallo scorso gennaio e mai concretizzatasi. Un passaggio dal quale, sicuramente, Colarusso ripartirà per un nuovo assalto alla politica attiva.
