Campobasso verso il ballottaggio: l’escluso Francesco Pilone ha deciso il primo turno delle Amministrative
Santini pronti, campagna elettorale iniziata a gennaio, papabile candidato sindaco, insieme a Corrado di Niro, per l’area moderata e civica. Potenziale da oltre 400 voti, frutto di un elettorale consolidato, nonché di un’opposizione costante in Consiglio comunale per cinque anni. Fu lui, ad esempio, a chiedere la mozione di sfiducia per l’assessore Salvatore Colagiovanni, in occasione del Natale 2014.
È il caso di dirlo, a Campobasso l’assenza di Francesco Pilone tra i candidati consiglieri del centrodestra ha deciso le sorti del primo turno del voto dello scorso 26 maggio.
Conti alla mano, con le liste al 49,11%, il suo potenziale in termini di voti, avrebbe consentito alla coalizione di centrodestra di superare la soglia del 50%, assicurandosi, ancor prima del turno del ballottaggio, 16 seggi a Palazzo San Giorgio.
Contattato da tutte le liste in gioco, Pilone aveva già preparato i santini con il simbolo dei Fratelli d’Italia, salvo un ripensamento all’ultim’ora del partito che fa capo a Giorgia Meloni.
Delusione all’ennesima potenza per l’ex Udc, che vive la politica con passione e fervore.
Con Pilone tra i candidati consiglieri, oggi, con molta probabilità, il centrodestra starebbe giocando una partita sicuramente più semplice.
La beffa è servita in caso di sconfitta.
Infatti, in caso di vittoria del candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle, Roberto Gravina, nella coalizione del centrodestra resterebbero a casa candidati alla carica di consigliere comunale con oltre 400 voti.