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Campobasso, lo spoils system della Forte finisce in Procura. Il dirigente De Marco diffida l’amministrazione

Si acuisce il conflitto tra il Comune di Campobasso e l’Ambito Territoriale Sociale (ATS) sulla gestione dei servizi sociali locali. Un conflitto culminato con la decisione assunta dall’esecutivo (con i voti contrati dei civici) sulla rimodulazione della macrostruttura organizzativa, voluto in modo particolare da alcune ex inquiline del PD di Palazzo San Giorgio ed ex assessori del Movimento Cinque Stelle.

Ora la controrisposta a una guerra, che in molti giudicano del tutto personale, arriva attraverso un documento ufficiale in cui Vincenzo De Marco, dirigente dell’ATS, ha rivolto una formale diffida all’amministrazione comunale. Il documento, indirizzato in particolare alla sindaca Marialuisa Forte e al nuovo responsabile del Settore Sociale, Nicola Sardella, riguarda l’adozione di provvedimenti che potrebbero entrare in contrasto con quanto stabilito dal Comitato dei Sindaci dell’ATS, in particolare con la delibera n. 5 del 17 dicembre 2024.

Secondo De Marco, infatti, la scelta del Comune di riorganizzare i servizi sociali e di nominare un nuovo dirigente sarebbe priva di legittimità, poiché non rispetta la struttura organizzativa e le decisioni già assunte dal Comitato dei Sindaci. Questo organismo aveva deliberato una proroga per la gestione associata dei servizi sociali fino al 30 giugno 2025, con l’obiettivo di garantire continuità durante una fase transitoria, in attesa di nuove indicazioni dalla Regione Molise.

Il dirigente dell’ATS ha inoltre evidenziato che l’atto adottato dal Comune, affidando nuove responsabilità a un dirigente, rischia di compromettere la gestione regolare dei servizi sociali fondamentali, generando disordine e possibili disservizi in un momento particolarmente delicato.

De Marco ha messo in risalto come questa iniziativa sia in palese contrasto con l’accordo di programma e i principi fissati dal Piano Sociale di Zona, con il pericolo di interferire nella gestione condivisa delle risorse finanziarie disponibili per il territorio. Tra queste figurano il Fondo Sociale Nazionale, il Fondo Sociale Regionale e altri fondi dedicati.

La palla passa ore alla Procura della Corte dei conti e la Procura della Repubblica chiamati a verificare la regolarità degli atti dell’amministrazione comunale e a valutare eventuali danni erariali, di cui a rispondere potrebbero essere direttamente gli assessori che hanno firmato la delibera di Giunta per la riorganizzazione della macrostruttura comunale.

Redazione

CBlive

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