La rivolta dei sindaci era scoppiata poco dopo che il Senato aveva approvato un emendamento al Milleproroghe con cui di fatto veniva cancellato il bando periferie del vecchio Governo Renzi. Il malcontento e la delusione non avevano risparmiato né Campobasso, né Isernia, che in relazione a quel bando avevano ottenuto cospicui finanziamenti. 18 milioni di euro era, infatti, la cifra stanziata per la prima città, 10 per la seconda.
Dopo la rivolta che ha interessato tutto il Paese, da Nord a Sud, molti sindaci ieri hanno incontrato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha promesso l’impegno del Governo. L’idea è, infatti, quella di un decreto legge per sanare la situazione di quei comuni che hanno i progetti già in fase avanzata, per passare poi agli altri che, nel prossimo triennio, dovrebbero ricevere i finanziamenti.
“Attraverso la conferenza unificata cercheremo di recuperare quegli 800 milioni che sono oggetto di una sentenza della Corte costituzionale. Saniamo l’incostituzionalità di quell’articolo 1 comma 140 che finanziava per la metà il bando per le periferie”, ha spiegato il sindaco Decaro, presidente nazionale Anci.
Si tratta, infatti, di un passaggio necessario per ovviare a quanto sostenuto dall Corte Costituzionale per la quale il Governo, per assegnare fondi ai Comuni, non doveva bypassare le Regioni, come di fatto avvenne per il bando delle periferie.
“Contemporaneamente con il prossimo decreto del governo – ha spiegato sempre Decaro – recuperiamo la norma originaria dando la possibilità a tutti i Comuni di procedere con la progettazione. Non tutti realizzeranno i progetti l’anno prossimo: le risorse saranno assegnate sulla base delle effettive necessità”.
Così come spiega il parlamentare molisano Cinque Stelle, Antonio Federico “sarà garantita la possibilità di avviare quelle convenzioni per i progetti la cui realizzazione è prevista nel prossimo biennio, come ad esempio quelli di Campobasso e Isernia”.
“Da questo punto di vista, il governo auspica una maggiore responsabilizzazione dei Comuni chiamate a indicare le proprie priorità”.
“Ci sembra – ha commentato Federico – un primo, importante risultato visto che ha ricevuto il placet dei rappresentanti dei Comuni italiani”.
Intanto, questo pomeriggio, sul tema, si è riunita la Commissione Urbanistica di Palazzo San Giorgio. Il suo presidente, il consigliere Lello Bucci, ha fatto sapere che, nel corso della riunione, è stata ufficializzata la richiesta di un consiglio monotematico sulla materia, controfirmato da molti rappresentanti sia di maggioranza che di opposizione.
“Si è dato seguito – ha detto Bucci – ad una richiesta già fatta dal consigliere Francesco Pilone, che ha mostrato particolare sensibilità sulla tematica, evidenziando che lo sviluppo di una città non può avere steccati politici”.
Il consiglio monotematico è stato richiesto “per essere messi al corrente in merito alle decisioni assunte dal Governo centrale. Allo scopo di informare la cittadinanza alla seduta dell’Assise civica è stata invitata anche l’intera delegazione parlamentare, alla quale viene chiesto di esporre le motivazioni delle scelte del Governo”.